Tu sei qui: CronacaEx Manifattura Tabacchi, prove d'intesa tra Servalli e Malc
Inserito da (admin), giovedì 24 settembre 2015 00:00:00
Il Malc preme l’acceleratore sul vincolo d’ambito per la Manifattura Tabacchi. L’associazione, da tempo in prima linea sulle vicende relative all’ex Manifattura cavese, ha già pronta una nota da inviare alla Soprintendenza. Lo scopo è che l’ente si pronunci per le vie brevi e chiarisca i limiti di qualsiasi intervento urbanistico nella zona. Questo getterebbe nuova luce sulla complessa vicenda della riqualificazione edilizia di cui è oggetto la struttura e con ogni probabilità obbligherebbe la proprietà dell’immobile ad un intervento più leggero rispetto a quello presentato.
Queste almeno sono le intenzioni dell’associazione, che godono del pieno supporto di Italia Nostra e della Rosa di Gerico. «Il nostro unico interesse di cittadini è che non si realizzi una mostruosità urbanistica - ha dichiarato Bruno Todisco, Presidente del Malc - E su questa falsariga, siamo felici di registrare un’ampia disponibilità in questa nuova Amministrazione. A quanto pare il vento è cambiato».
Due sere fa si è tenuto un primo incontro conoscitivo tra il Malc e la maggioranza capitanata dal sindaco Servalli. Il Malc ha giudicato positivamente il ritiro della delibera che avrebbe sancito la nascita di un incubatore di imprese all’interno della Manifattura. Un primo gesto che è stato percepito come un cambio di rotta radicale rispetto alle linee di indirizzo dell’Amministrazione targata Marco Galdi. L’ex sindaco autorizzò il gruppo Maccaferri ad inserire, all’interno della struttura di viale Crispi, un centro per start up professionali ed innovative. Nella fattispecie, l’iniziativa doveva essere gestita dal Mediterranean FabLab, laboratorio di fabbricazione digitale del sud Italia, già operante nella città dei portici ed in precedenza inserito nella Mediateca Marte. Ci fu anche una conferenza stampa di presentazione, all’alba dell’ultima campagna elettorale. Poi l’ex sindaco Galdi è finito in minoranza e la sua disfatta politica ha comportato anche la fine del progetto.
Adesso tutti gli occhi sono puntati sull’Amministrazione guidata dal Pd. Il primo cittadino Enzo Servalli si è sempre mostrato scettico sulle proposte in campo, non condividendo i piani già avallati dalla precedente Amministrazione. Gli accordi prevedevano che nella parte retrostante della struttura sarebbero nati degli alloggi - circa 90 - con una quota di housing sociale. I numeri del restyling erano elevati, tanto da far parlare di mille posti auto e ben due nuove piazze. In cambio, la società Maccaferri si sarebbe impegnata a restituire la parte storica della struttura al patrimonio pubblico, ossia il fabbricato con la facciata elaborata dal progettista Vanvitelli.
Per dirla tutta, le intenzioni dei democrat non si sono palesate del tutto. Il sindaco ha definito l’incontro di due sere fa «informale», senza un vero e proprio ordine del giorno, trincerandosi in un secco «no comment» per quanto riguarda l’immediato futuro della Manifattura metelliana. È probabile che nei prossimi giorni emergano ulteriori novità.
Francesco Nobile
Fonte: Il Portico
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