Tu sei qui: CronacaFallimento Alvi, Della Monica dal Gip
Inserito da La Redazione (admin), lunedì 24 gennaio 2011 00:00:00
È previsto per oggi, lunedì 24 gennaio, l’interrogatorio dell’imprenditore cavese Antonio Della Monica, ora agli arresti domiciliari dopo l’ordinanza applicativa di misura cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Salerno, Vincenzo Pellegrino, lo scorso venerdì. L’ex patron di Cavamarket, come riportato nelle 47 pagine notificate a suo carico dalla Procura della Repubblica, è considerato parte integrante del “piano criminoso”, o meglio “il terzo vertice del triangolo delinquenziale” inscenato allo scopo di dissimulare e svuotare il patrimonio sociale di alcune entità giuridiche direttamente riconducibili al gruppo Alvi, come la Sannio Discount S.r.l.
Secondo l’accusa, “nel gioco Alvi” Della Monica avrebbe interpretato il ruolo di “prestatore”, oltre che di servizi (e tra questi quelli attinenti al marketing, alla logistica ed alla consulenza gestionale), anche di fornitore di merce per un valore complessivo di oltre 19 milioni di euro, garantendo, inoltre, anche condizioni favorevoli nei pagamenti. Angelo ed Antonia Villani avrebbero, invece, interpretato la parte degli “apparenti cedenti”, mentre Bartolomeo Pagano, tramite l’AL.PA. S.r.l., quella dell’“acquirente fittizio”.
In altri termini, il compito del patron dell’Hdc sarebbe stato quello di garantire sopravvivenza e valore ai supermercati della famiglia Villani grazie alla fornitura di merce e servizi. Una vera e propria parte attiva, quindi, del progetto delinquenziale (come si legge dall’ordinanza), di cui sin dall’inizio ne avrebbe condiviso il fine distrattivo. Nelle sue intenzioni anche la volontà di perseguire nel contempo uno scopo personale: quello di approfittare della grave crisi economica del gruppo Alvi per fare suoi, successivamente, i punti vendita fatti sopravvivere grazie alla “gestione comune”.
Ora la strategia difensiva che Luigi Castaldo e Pasquale Adinolfi, legali dell’imprenditore di Cava de’ Tirreni, presenteranno al Gip del tribunale di Salerno, Vincenzo Pellegrino, muoverà sulla mancata firma al discusso accordo sia per la fornitura che per il futuro acquisto dei punti vendita dell’Alvi.
In città, intanto, la voce dell’arresto di Antonio Della Monica ha subito fatto il giro, raccogliendo tra l’altro pareri altamente discostanti. Incredulità o giusta sentenza per il suo operato? Dalla sua l'imprenditore cavese vanta la costituzione dell'Hdc (nella quale rientravano 26 società, tra cui Gds e Cavamarket), con la quale aveva dato lavoro a centinaia di persone fino al “tracollo” della scorsa estate. Tracollo coinciso anche con il quasi-fallimento dell’altra proprietà di famiglia: la tanto amata Cavese, di cui è stato a lungo presidente, non riuscendo però quasi mai ad instaurare un buon feeling con i tifosi, nonostante i tanti successi durante la sua gestione. Feeling che si è totalmente spezzato nella scorsa estate, con la cessione del titolo della squadra nelle mani del sindaco Galdi e con le tante conseguenze economiche e sportive (si pensi ai punti di penalizzazione) a carico del club aquilotto.
Fonte: Il Portico
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