Tu sei qui: CronacaFalse prestazioni di consulenza per Istituto di Scienze Marine di Napoli: 7 soggetti indagati per danno erariale di oltre 2,2 milioni di euro
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), mercoledì 7 agosto 2024 17:12:40
Questa mattina, su mandato della Procura Regionale per la Campania della Corte dei Conti, guidata dal Procuratore Regionale dott. Antonio Giuseppone, i militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Napoli hanno notificato sette inviti a dedurre a soggetti ritenuti responsabili di un danno erariale di 2.226.370,50 euro.
L'indagine, condotta dai pubblici ministeri dott. Davide Vitale e dott.ssa Flavia Del Grosso, ha rivelato la distrazione di fondi pubblici dall'allora Istituto per l'Ambiente Marino Costiero di Napoli (oggi Istituto di Scienze Marine) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) attraverso false prestazioni di consulenza. L'inchiesta, coadiuvata anche da un'indagine interna del CNR che ha dato luogo a un procedimento penale attualmente in fase dibattimentale, ha ricostruito 46 contratti di consulenza stipulati tra il 2010 e il 2014 con 13 società di Roma, Milano e Monza.
Le società coinvolte, riconducibili allo stesso gruppo di interessi, operavano spesso in settori incompatibili con le consulenze richieste. Queste ultime, quando non del tutto inesistenti, risultavano spesso identiche tra loro e prive di contenuti concreti, come la semplice raccolta di pubblicazioni web e dati già presenti sul sito del CNR, condensate in relazioni di poche pagine e tutte sistematicamente concluse nell'arco di pochi giorni.
In numerosi casi, contratti di consulenza formalmente diversi, ma con le stesse finalità, venivano affidati contemporaneamente o a breve distanza di tempo a ditte diverse, senza ottenere una reale controprestazione. Talvolta, la medesima consulenza era ripetutamente assegnata a società riconducibili allo stesso centro di interessi.
Per aggirare le normative sugli appalti, i compensi alle ditte coinvolte venivano frazionati in modo tale da consentire l'affidamento diretto. A tal fine, i soggetti coinvolti predisponevano diversi preventivi delle società che, a turno, risultavano assegnatarie delle consulenze, simulando così una gara conclusa con la scelta dell'offerta economicamente più vantaggiosa, nonostante la società appaltatrice fosse già stata individuata in anticipo.
I preventivi presentati erano praticamente identici, con prezzi che si differenziavano per poche decine di euro, recanti numeri di protocollo consecutivi, apposti tutti nella stessa data, segno evidente della loro simultanea predisposizione sotto un'unica regia; ed in un, acclarato, sostanziale contesto di artata e orientata ricostruzione del complessivo procedimento di formazione della spesa.
I soggetti ritenuti responsabili del nocumento cagionato alle casse dello Stato sono stati contestualmente destinatari di un sequestro conservativo di beni mobili, immobili e crediti per un ammontare equivalente al danno erariale accertato.
Fonte: Il Vescovado
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