Una 59enne è morta di caldo all'ospedale Vito Fazzi di Lecce. La sua febbre aveva raggiunto i 42 gradi e, nonostante il ricovero d'urgenza, non è stato possibile salvarla. A riportare la notizia è Il Messaggero.

La donna era svenuta in casa, dove si trovava con il figlio quattordicenne. Gli operatori sanitari intervenuti non avevano il ghiaccio necessario per la terapia del freddo a causa dei troppi interventi. I sanitari intervengono allora con un lenzuolo bagnato avvolto attorno alla testa della paziente, che però si rivela inutile. A quel punto la donna viene portata in ospedale, al Vito Fazzi.

«La donna è arrivata al Fazzi di Lecce il 24 luglio alle ore 17.51 già in coma - ha spiegato in una nota la Asl - è deceduta per arresto cardiaco in ipertermia maligna, la notte tra il 24 e il 25 alle ore 1.17. La Signora, ci viene riferito dal Pronto soccorso, ha ricevuto tutte le cure, rianimatore compreso, in emergenza ma non è fuoriuscita dallo stato di coma in cui era giunta».

L'episodio testimonia l'emergenza sanitaria dovuta all'ondata di calore, con centinaia di emergenze in corso. Anche il più grande ospedale del Salerno si è trovato sprovvisto di ghiaccio fino a pochi giorni. È stato necessario l'intervento di una ditta di prodotti ittici che ha donato 60 chili di ghiaccio alla struttura sanitaria.
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