Festa in maschera e solidarietà dei bambini dell'Istituto "Nostra Signora del SS. Rosario" di Cava de' Tirreni, gestito dalle Suore della Carità. La direttrice, suor Emilia Terra, ha mobilitato alunni, genitori ed insegnanti della nota scuola elementare e materna di via Salvo D'Acquisto (che ospita quest'anno oltre duecento alunni) per una giornata altamente significativa dal punto di vista pedagogico: musica, danze, canti e sketch hanno coinvolto piccoli e grandi nell'ambiente austero della scuola, trasformato in una vasta sala di festa da cartelloni, maschere e festoni, preparati con gusto e genialità dagli stessi piccoli protagonisti della giornata. Ai numeri dei bambini si è aggiunto il complesso di Francesco Vaccaro, che al "SS. Rosario" è di casa, come ex alunno dell'Istituto.

La fiera del dolce

Per la circostanza l'Istituto presentava un aspetto insolito, accanto a quello del divertimento. Faceva bella mostra di sé l'angolo del buffet, dal titolo pomposo «Fiera del dolce», con ricchissimo assortimento di leccornie d'ogni genere, inventate da mamme esperte, in tacita gara tra loro.

La gara di solidarietà

Tutto ciò non per un trofeo che appagasse l'orgoglio, ma per sostenere le missioni cattoliche. Infatti, tutti sapevano che gli euro che rotolavano generosamente nei cestini (non sono pochi i vari milioni di lire raccolti in una festa di bambini) sarebbero stati destinati a sollevare altri bambini meno fortunati dell'Africa (Ciad), dell'America del Sud (Brasile) e della stessa Europa (Albania). Ispiratore dell'iniziativa benefica è stato l'arcivescovo di Cava-Amalfi, Monsignor Orazio Soricelli, che da sempre sprona i fedeli alla sensibilità missionaria, specialmente a favore dell'«Opera della santa Infanzia».