Riceviamo e pubblichiamo nota a firma del maestro Gianpaolo Schiavo, consigliere di indirizzo della Fondazione Ravello, volta a chiarire alcuni passaggi dell'articolo "Gli otto giorni" dell'editorialista di punta del Vescovado, Antonio Schiavo, fratello di Gianpaolo Schiavo. Di seguito testo integrale.

Mi dispiace, per tante comprensibili ragioni, intervenire non condividendo la ricostruzione "parziale" fatta da mio fratello Antonio, nell'editoriale riguardante l'esito della riunione di ieri per la designazione del Presidente della Fondazione Ravello. Non tanto per le opinioni espresse per le quali ciascuno è legittimato a manifestarle in piena libertà e a risponderne in prima persona, ma in quanto il resoconto risulta non corrispondente in tanti aspetti a ciò che è realmente accaduto e alle motivazioni che hanno portato al rinvio di una settimana dell'importante decisione.

Probabilmente è stato ragguagliato male o in parte da chi, verosimilmente non era neppure presente o partecipe alla riunione! Considerato poi che quelle notizie non le ha ricevute da me che per abitudine svolge le proprie funzioni rispettando deontologia e correttezza di comportamenti, non mischiando mai responsabilità con familiarità, forse avrebbe fatto bene a contattare "informatori" più attendibili o compiutamente al corrente dei fatti.

Mi sorprende, infine che l'Editoriale del Vescovado sia stato scritto proprio da lui e che nessun altro commento o chiosa siano stati concepiti o pubblicati da altri pur autorevoli esponenti del giornalismo o della politica ravellese.