Non sarà pubblicato prima di venerdì 25 luglio il responso del Tribunale Amministrativo Regionale circa il commissariamento della Fondazione Ravello voluto dalla Regione Campania. Il giudice amministrativo Amedeo Urbano si sarebbe riservato ancora qualche giorno.

Ordinanza cautelare o una sentenza breve: in entrambi i casi il Tar metterà fine alla gestione commissariale di Antonio Naddeo che comunque ha garantito lo svolgimento delle attività delle Fondazione negli ultimi quattro mesi. Con tutta probabilità il Giudice potrebbe chiedere al Commissario, come ultimo atto, di convocare il Consiglio Generale di Indirizzo (quello regolarmente insediatosi il 24 gennaio scorso con i quattro rappresentanti della Regione nominati da Caldoro), il quale, a sua volta, dovrà procedere alla nomina del Presidente ed alla nomina dei componenti del Consiglio di Amministrazione.

L'ex sindaco di Ravello, attuale consigliere di minoranza, l'avvocato Salvatore Di Martino sostiene che "il Tar dichiarerà il difetto di giurisdizione in quanto sarebbe competente a decidere in merito il Tribunale Civile Ordinario. Se così dovesse essere - aggiunge Di Martino - penso che l'Amministrazione Vuillemieur debba dimettersi per manifesta e conclamata incapacità amministrativa".

In ogni caso il mandato di Naddeo scadrebbe, in via naturale, il 17 settembre prossimo, con ogni decisione che spetterebbe alla Regione di concerto con gli altri due soci fondatori (Comune e Provincia), in nome della tanto auspicata centralità di Palazzo Tolla.