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Fondi a rischio per Piazza San Francesco, monta la polemica

Inserito da (admin), giovedì 19 novembre 2015 00:00:00

È stata una vera e propria riunione fiume, quella della Commissione Consiliare Disegno Urbano e Territorio tenutasi nella serata di martedì a Palazzo di Città. Tra i punti iscritti all’ordine del giorno, ampio spazio è stato dedicato alla discussione sullo stato di avanzamento dei lavori pubblici eseguiti grazie ai finanziamenti del programma Più Europa e che dovranno essere rendicontati entro il prossimo 31 dicembre. Dopo il sopralluogo effettuato su tutti i cantieri nelle scorse settimane dai membri della Commissione, a chiedere di poter apprendere lo stato dell’arte dei lavori in corso è stato il consigliere comunale di opposizione, Marco Galdi.

Dalla relazione esposta dal dirigente del Settore Lavori pubblici, Luigi Collazzo, e dal funzionario Carmine Avagliano, in presenza tra l’altro dell’assessore al ramo, Nunzio Senatore, è emerso che entro l’anno sarà terminato in media circa il 70% delle opere. Di sicuro non saranno ultimati i lavori del II Lotto di Villa Rende, per i quali la situazione si è aggravata nei giorni scorsi con l’arrivo della comunicazione dell’interdittiva antimafia che ha interessato la ditta che sta eseguendo i lavori. Entro il 31 dicembre si prevede di rendicontare soltanto il 34%. Si ferma invece al 43% l’avanzamento dei lavori di restyling di Piazza Bassi, mentre il Trincerone non supera la soglia del 46%. Di poco superiore (55%) lo stato dell’arte dei lavori in corso al Complesso Monumentale di San Giovanni e dell’ex mercato coperto di viale Crispi (65%). Arrivano infine all’82% i lavori di recupero dei contenitori dismessi (Sala Teatro Comunale e Santa Maria del Rifugio). Poiché la gara d’appalto è stata sospesa, il restyling della facciata del Palazzo di Città e dell’ex mattatoio non è proprio cominciata.

I fondi non contabilizzati, e che quindi mancano per completare queste opere, si aggirano intorno ai 4 milioni di euro. Cifra, questa, che dovrebbe essere attinta dai cosiddetti “fondi retrospettivi”. Dalla riunione, inoltre, è emerso che il completamento del Trincerone, superando l’opera il costo di 5 milioni di euro, sarà possibile realizzarlo nell’ambito della programmazione dei fondi comunitari 2014-2020. Dal Comune ora si attendono istruzioni dalla cabina di regia istituita dalla Regione su come rendicontare la percentuale che manca per ultimare i lavori non conclusi entro il 31 dicembre.

Lo scontro si è acceso quando l’attenzione si è spostata sul restyling di Piazza San Francesco. Se da un lato la Giunta Servalli ha deciso di posticipare i lavori nel 2018, estinguendo il mutuo di 4 milioni di euro acceso dalla precedente Amministrazione nell’aderire al programma Jessica, dall’altro l’ex sindaco Marco Galdi ha manifestato tutta la sua contrarietà. «Visto che il Comune ha rinunciato ai fondi Jessica, che consentivano all’opera di superare il costo di 5 milioni - ha spiegato Galdi - è probabile che ciò comporti anche la perdita definitiva dei 3 milioni a fondo perduto. Un vero peccato per la nostra città». A replicare il Presidente della Commissione Lavori pubblici, Antonio Palumbo: «Estinguendo in anticipo il mutuo, il Comune ha risparmiato. Di certo, nei prossimi anni ci saranno occasioni importanti per ottenere finanziamenti comunitari a fondo perduto, che andranno a coprire i 7 milioni di euro per riqualificare Piazza San Francesco».

Valentino Di Domenico

L’arch. Emilio Maiorino: «Era tutto pronto, mi dispiace per la città»

Riqualificazione Piazza San Francesco: dopo il rinvio al 2018, con un laconico comunicato stampa l’architetto Emilio Maiorino, autore del progetto e del piano esecutivo, dubita della sua realizzazione.

Perché?
«Le parole del sindaco sono chiare. Solo quando si avrà una situazione debitoria in linea con gli investimenti, si metterà mano. Un diniego politicamente astuto. Non un rinvio sine die».

Ne è convinto?
«Sì e sono dispiaciuto per la città: tutto era pronto. Erano stati acquisiti tutti i pareri, poi la decisione del sindaco Servalli».

Il sindaco Servalli vuole completare il trincerone.
«Sono opere importanti ed è giusto che si completino, ma mi chiedo: se non si fosse aperto con coraggio e capacità politica il trincerone attuale, potrebbe oggi proseguire le opere tracciate?».

Allora qual è il motivo?
«Piazza San Francesco è un’opera sensibile e può essere realizzata solo se condivisa tecnicamente e politicamente. Il coraggio di questa scelta è di sentirsi partecipi della trasformazione urbana. Si tratta di costruire una rilevante opera ipogea ed in superficie la piazza più grande di Cava de’ Tirreni».

Rinunciando al mutuo Jessica, ritiene che si possa realizzare diversamente?
«Il mutuo Jessica è a tasso zero ed all’Amministrazione costa solo la sorta capitale. Inoltre, ci si chiede che fine farà il finanziamento di 2,7 milioni di Più Europa. Prima di sospendere il mutuo si potrebbero cercare formule in linea anche con i principi sanciti da Cantone per Anac».

Quali?
«Pensare di finanziare l’opera solo nella fase di start up assumendo la disponibilità finanziaria e mettere in gara il progetto con l’offerta migliorativa, per consentire con finanza creativa di non perdere i fondi di Più Europa. Inoltre, percorrere strade come project fìnancing e finanza creativa».

Cosa altro suggerisce?
«Intanto realizzare la strada che bypassa Piazza San Francesco. I sogni con la ragione ed il coraggio si possono avverare».

Giuseppe Muoio

Fonte: Il Portico

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