Tu sei qui: CronacaFrana il costone, terrore sulla Statale 18
Inserito da (admin), venerdì 2 luglio 2004 00:00:00
Una pioggia di terriccio, poi la caduta di sassi, che per fortuna non invade la carreggiata, ma si ferma sullo stretto marciapiede che lambisce la strada. Ore 7.30, sulla Statale 18 al confine tra Cava de'Tirreni e Molina si registra un nuovo crollo: frammenti del costone vengono giù pochi minuti prima dell'arrivo delle auto. Gli automobilisti notano sul ciglio della strada la caduta di massi e frenano in tempo. Non ci sono danni, né interruzioni alla circolazione, perché le pietre sono precipitate sul marciapiede. Uno degli automobilisti, un Vigile cavese in servizio a Vietri sul Mare, segnala l'accaduto all'Ufficio Tecnico comunale. Prima di lui, alcuni residenti della zona avevano già lanciato l'allarme, telefonando al Comando di Polizia Municipale. La macchina dei soccorsi si mette subito in moto. I primi ad arrivare sul luogo della frana sono una pattuglia di Vigili di Vietri sul Mare e gli impiegati dell'Ufficio Tecnico comunale. Avviano il sopralluogo per accertare l'entità dell'accaduto e per investire le autorità competenti. Chiamati ad intervenire i tecnici della Provincia, giacché la Statale è di competenza dell'ente provinciale. Tre cantonieri si mettono immediatamente al lavoro: transennano l'area per delimitare il punto critico e provvedono a sgomberare il perimetro di marciapiede occupato dai sassi e dal terriccio. Nella stessa mattinata l'opera viene portata a termine. Intanto, viene stilato un primo verbale sullo stato di salute del costone. «Stando ai primi accertamenti - spiegano dall'Ufficio Tecnico comunale - sono state le radici delle piante a provocare la caduta dei massi. Si è trattato, comunque, di un episodio di lieve entità. Il terriccio non ha invaso la carreggiata, ma solo il marciapiede. Gli operai della Provincia hanno sgomberato la zona senza la necessità di interrompere il doppio senso di marcia nella circolazione». In queste ore gli uffici comunali stanno preparando un'ordinanza di pulizia nei confronti dei privati, proprietari del suolo. Si tratterebbe di un provvedimento di routine, a scopo puramente precauzionale. Eppure, i precedenti sono numerosi, così come le polemiche sul valzer delle competenze. Basta risalire all'agosto del 2002: una domenica pomeriggio, una pioggia di terriccio e sabbia terrorizza i bagnanti. A cedere è il costone che sporge sulla piccola insenatura di spiaggia libera a ridosso della ben nota Crestarella. Tanta paura, ma nessun danno alle persone. Gennaio 2003: dopo due giorni di pioggia, frana un costone di roccia che si affaccia sulla linea ferroviaria della frazione Molina di Vietri sul Mare. Deraglia un treno su cui viaggiano studenti e pendolari. Il fiume di fango scende fino alla Statale, sfondando il retro di una palazzina: 11 le famiglie evacuate, costrette a trascorrere la notte in alberghi della zona. Due anni prima un incidente analogo: un violento temporale provoca il deragliamento di un treno. E siamo, così, all'estate scorsa. Agosto 2004, una giovane donna di Cava viene colpita alla testa da un sasso mentre è tranquillamente distesa a prendere il sole. A cedere è di nuovo il costone. Per l'ennesima volta una tragedia appena sfiorata.
Fonte: Il Portico
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