Franco Alfieri ha ufficializzato le sue dimissioni dalla carica di sindaco di Capaccio Paestum e da presidente della Provincia di Salerno. La decisione arriva dopo oltre quattro mesi e mezzo agli arresti domiciliari e il recente pronunciamento della Corte di Cassazione, che ha rigettato la richiesta di revoca della misura cautelare.

L’ex primo cittadino, arrestato nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Salerno su presunti appalti pilotati, ha spiegato nella sua lettera protocollata questa mattina che la scelta, seppur dolorosa, è dettata dal senso di responsabilità. "Ho capito che per ottenere giustizia e far emergere la verità c’è bisogno di tempo - ha scritto – e questo tempo non può e non deve rallentare l’azione amministrativa degli enti locali."

Nel suo messaggio, Alfieri ha ringraziato cittadini e amministratori per il supporto ricevuto, sottolineando l’amarezza di dover lasciare il proprio incarico prima ancora dell’inizio del processo. "Sono certo che il tempo restituirà la verità, ma oggi ritengo doveroso farmi da parte per il bene della comunità."

Le dimissioni aprono ora una fase di transizione per Capaccio Paestum, che sarà guidata da un commissario prefettizio fino alle nuove elezioni, previste presumibilmente per la prossima primavera. Anche in Provincia di Salerno si dovranno ridefinire gli equilibri politici e amministrativi.

Il caso giudiziario che coinvolge Alfieri resta aperto, e il suo futuro politico sarà inevitabilmente legato agli sviluppi delle vicende processuali. Intanto, il suo addio segna la fine di un’era amministrativa che ha inciso profondamente sul territorio salernitano.