Tu sei qui: CronacaFratello di un calciatore vende droga sotto i portici
Inserito da Il Mattino (admin), lunedì 15 ottobre 2001 00:00:00
Consegna la droga al centro del Corso Umberto I e la serve bella e pronta come un caffè o un cocktail. Qualche bustina trasparente sotto i portici a pochi passi dall'ingresso della sala giochi Macumbà. Non si aspetta che proprio di sabato sera tra la folla sono nascosti i carabinieri, che lo colgono in flagrante. E così Gianluca Bisogno, 26 anni residente al quartiere Epitaffio, fratello della giovane punta della Cavese, Maurizio Bisogno, è stato arrestato con l'accusa di detenzione al fine di spaccio di sostanze stupefacenti. Lui, con problemi di droga alle spalle e alcuni precedenti per spaccio, è stato al centro di una lunga serie di pedinamenti, coordinati dagli uomini della stazione locale. Il lavoro investigativo è partito da alcune segnalazioni giunte da chi si affaccia spesso sotto i portici e ha visto quei traffici: «Giovanissimi, specie i minorenni vengono avvicinati».
Le indagini
Qualche settimana fa i carabinieri hanno dato il via alle indagini. Si sono appostati per diversi giorni, cercando di spiare ogni sua mossa per poi scegliere il momento migliore per agire. Lo hanno notato: a volte erano solo in due, altre in tre o quattro. Gironzolavano per il corso, su e giù per le traverse della chiesa di San Rocco e di via Atenolfi. Si soffermavano davanti alla sala giochi Macumbà. E lì, sotto a quel portico avvicinava i tossicodipendenti. Poche parole, a volte, solo qualche gesto. Qualcuno si nascondeva dietro un vecchio pilastro, dal quale usciva poco dopo portando una bustina. Giorni e giorni di pedinamenti e poi sabato sera il blitz. Mancava poco alla mezzanotte e il corso incominciava a sfollarsi, chi per rincasare, chi per concludere la serata al chiuso di un locale. I carabinieri, diretti dal comandante Giuseppe Recchimuzzi, lo hanno scoperto. Era appostato sotto a quel portico. Anche loro hanno aspettato. Hanno atteso che si avvicinasse un cliente. E quando le loro mani si sono incrociate per scambiarsi una bustina trasparente sono entrati in azione. Lo hanno circondato. Addosso gli sono state trovate 10 dosi di hashish pronte per l'uso.
La tecnica
Gianluca è stato e accompagnato presso la caserma locale e poi trasferito alla Casa circondariale di Fuorni. Per il suo cliente, un diciottenne di Cava, è scattata la denuncia a piede libero. Secondo gli uomini dell'arma con questa tecnica il giovane pusher riusciva a rifornire i giovanissimi, controllando il traffico al Corso. Un tempo dominio incontrastato degli affiliati alla setta capeggiata da Gianni Squillace. Un nuovo traffico per accaparrarsi la zona? O vecchi giri non ancora sgominati? Entrambe le piste sembrano percorribili, specie alla luce delle recenti operazioni della stazione locale, impegnata in un'accurata opera investigativa. Che ha portato già alla scoperta di alcuni tentacoli. Solo una settimana fa un altro pusher è finito nella rete dei carabinieri. Gennaro Lamberti, 22enne anche lui tossicodipendente, fu fermato in via Pasquale Atenolfi con addosso circa 6 grammi di hashish già suddivisa in un due dosi pronte per lo smercio.
Fonte: Il Portico
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