Tu sei qui: CronacaGaldi boccia Servalli: «Fa solo l'ordinario»
Inserito da (admin), venerdì 9 ottobre 2015 00:00:00
«Nei primi 100 giorni dell’Amministrazione Servalli l’ordinario è diventato straordinario per colmare la mancanza di idee e di proposte nuove». L’ex sindaco Marco Galdi non fa nessuno sconto a quello che un tempo era il suo oppositore. Nella conferenza stampa al Comune di ieri mattina, giovedì 8 ottobre, ha sostenuto che l’Amministrazione Servalli, nel suo periodo di prova, non ha incassato neppure la sufficienza.
Tre i capitoli nei quali l’ex sindaco ha suddiviso il suo intervento. Nel primo - “Cava la città che dorme” - Galdi ha fatto il punto sulle problematiche da risolvere in fretta per tutelare ed offrire nuove opportunità ai cittadini. «I grandi temi sono stati elusi - ha accusato - La questione dell’ospedale non è stata affrontata in modo serio, né si è assistito ad un intervento del governatore De Luca, che proprio a Cava aveva promesso di riorganizzare la rete ospedaliera. Inoltre, nell’atto aziendale del “Ruggi” era stato previsto che l’ospedale di Cava diventasse un presidio della sanità materno-infantile. In queste ore, invece, si assiste al depotenziamento del reparto di Ginecologia e della Senologia».
Ma Galdi ha affrontato anche il problema scottante dell’abusivismo. «C’è la necessità di capire che vuole fare l’Amministrazione della delibera 99, valida soprattutto per gli abusi di necessità, o quale decisione prendere in alternativa», ha continuato. Tirato in ballo, infine, anche il destino della Manifattura Tabacchi di viale Crispi. «Ad oggi non si capisce a che punto è la transazione con il gruppo Maccaferri», ha sottolineato.
Per l’ex sindaco, inoltre, sembra che l’Amministrazione sia solo capace di portare avanti la politica delle piccole cose «in una città in cui l’ordinario diventa straordinario». «Stando ai comunicati, sembra che al Comune funzioni solo l’Ufficio del Verde Pubblico, perché sono solo inaugurate fontanelle e ripuliti parchi. Questo lo faceva anche la mia Amministrazione senza fare un’iniziativa pubblica ogni volta che veniva pulita una fontana», ha precisato.
Ma la chiosa finale è costituita dal capitolo “Cava la città che frena”, nel quale secondo Galdi «da un’attenta disamina si può dimostrare che in molte delle delibere di Giunta l’attuale Amministrazione vende come suoi progetti già avviati. Per il resto gli altri provvedimenti sono delibere di contenuto bagatellare». Da qui la conclusione: «È necessario cambiare marcia, perché non è pensabile di poter continuare così».
Alfonsina Caputano
Fonte: Il Portico
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