Tu sei qui: CronacaGiallo sulla morte in Olanda del fisico cavese Antonio Ferrigno
Inserito da (admin), lunedì 28 dicembre 2009 00:00:00
È scomparso misteriosamente in Olanda, all’età di 54 anni, Antonio Ferrigno, fisico nucleare originario di Cava de’Tirreni, che da alcuni anni viveva e lavorava a L’Aja presso l’Ufficio Europeo Brevetti (EPO). Una morte ancora tutta da chiarire, dopo che l’esame autoptico ha rivelato che trattasi di un decesso innaturale e, quindi, quasi sicuramente di un omicidio.
A scoprire il corpo senza vita del noto scienzato è stato il figlio 18enne, che il 24 dicembre, allertato dal silenzio del padre, era andato a cercarlo nella sua casa di Rijswijk e lì lo ha trovato in un lago di sangue e con le mani legate.
Una vicenda oscura e macabra, di cui non si conoscono ancora i particolari. Le Forze dell’Ordine, immediatamente giunte sul posto al momento della segnalazione, continuano a mantenere il massimo riserbo sullo svolgimento delle indagini, essendo Ferrigno un "pezzo grosso" del mondo scientifico e capo esaminatore dell’Ufficio Europeo Brevetti. Nell’ultimo periodo si stava occupando dei nuovi ritrovati su scala mondiale in materia di pacemaker.
Secondo indiscrezioni, la Polizia non starebbe scartando alcuna ipotesi. Infatti, se in un primo momento le ricerche si erano concentrate sull’ambiente lavorativo, visto la delicatezza del ruolo svolto da Ferrigno, ora pare che i sospetti si siano spostati sulla vita privata del povero defunto. Non si esclude, cioè, che possa trattarsi di un delitto passionale.
Per il momento, dunque, solo ipotesi e nessuna dichiarazione, nemmeno dal Consolato italiano ad Amsterdam, che si è subito messo in contatto con la Farnesina. La ferale notizia si è subito propagata nella città metelliana. Nella frazione di Passiano, dove Ferrigno aveva vissuto con la sua famiglia e dove ritornava ogni estate, unanimi sono il dolore ed il cordoglio.
L’ingegnere aveva frequentato il Liceo Scientifico “Genoino”, poi si era iscritto alla Facoltà di Fisica all’Università di Salerno, laureandosi con lode in Fisica nucleare. Successivamente aveva svolto attività di ricerca presso l’Università di Berlino ed era poi tornato in Italia per effettuare ricerche sia all’Università di Salerno che presso l’Ateneo di Napoli. All’Aja Ferrigno era dirigente e tesoriere della sede Comites dei Paesi Bassi, il comitato degli italiani residenti all’estero.
Anche se le autorità hanno sconsigliato ai parenti cavesi di partire, perché le indagini sono ancora in corso, è però probabile che domani decidano di programmare il viaggio per riportare la salma a casa. Antonio, infatti, ha sempre espresso il desiderio che i suoi funerali venissero celebrati a Cava.
Fonte: Il Portico
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