Tu sei qui: CronacaGiro di scommesse online e nei bar: blitz antimafia contro i Casalesi
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), mercoledì 16 luglio 2025 16:53:03
Un colpo durissimo al sistema delle scommesse illegali controllato dal clan dei Casalesi è stato messo a segno nella questa mattina, 16 luglio 2025, dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli. Su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, il G.I.P. del Tribunale di Napoli ha emesso un'ordinanza applicativa di misure cautelari personali nei confronti di nove soggetti gravemente indiziati di associazione per delinquere di stampo mafioso, esercizio abusivo di attività di giochi e scommesse e trasferimento fraudolento di valori.
Le indagini hanno permesso di accertare l'esistenza di un sodalizio criminale dedito alla raccolta abusiva delle scommesse per conto del clan, attivo nell'Agro Aversano. Le scommesse venivano raccolte sia mediante l'installazione di videopoker e slot machine non collegati alla rete dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, sia attraverso l'organizzazione di scommesse clandestine su piattaforme telematiche.
«Colpito un sistema criminale ramificato e pericoloso che reinvestiva nel gioco illegale i proventi del clan, finanziando anche le casse comuni e la rete di collusioni con imprenditori e politici», ha dichiarato il Procuratore Nicola Gratteri.
A guidare il gruppo criminale era un esponente di vertice del clan Russo-Schiavone, già condannato in via definitiva e rientrato a Casal di Principe alla fine del 2021 dopo aver scontato una misura di sicurezza in un comune del Lazio. Secondo quanto riferito da collaboratori di giustizia e confermato da diversi procedimenti, l'uomo gestiva per conto del clan la riscossione del denaro, il versamento nella cassa comune e la distribuzione degli "stipendi" agli affiliati, nonché il mantenimento dei rapporti con politici e imprenditori.
Il sodalizio ha progressivamente esteso la rete di bar e locali in cui installare gli apparecchi illegali, ampliando la rete di gioco clandestino grazie anche all'uso di siti internet dedicati e conti di gioco intestati a terzi. Le puntate, anche se gestite da agenzie autorizzate, venivano poi deviate verso piattaforme parallele, sulle quali i clan trattenevano una percentuale illecita.
Per sei degli indagati è stata disposta la custodia cautelare in carcere, mentre per gli altri tre sono stati applicati gli arresti domiciliari e il divieto di dimora nelle province di Napoli e Caserta.
La misura cautelare è stata emessa nell'ambito di indagini preliminari: come precisato dalla Procura della Repubblica, gli indagati sono da considerarsi presunti innocenti fino a sentenza definitiva.
Fonte: Il Vescovado
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