Tu sei qui: CronacaGuerra dei decibel, stop parziale per il Porky's
Inserito da Il Mattino (admin), venerdì 29 marzo 2002 00:00:00
L'ultimo atto nella lotta tra movida e residenti è l'ordinanza sindacale che ha imposto alla società Bizzarria, che gestisce il Porky's, di sospendere ad horas quelle attività musicali e di intrattenimento danzante che comportano il superamento dei limiti fonometrici previsti dalla normativa. «Non è una vittoria, è solo l'affermazione - dichiara Giuseppe Salsano, promotore della lotta alla movida rumorosa - di un principio di legalità che deve valere per tutti i residenti che abitano sopra i locali pubblici. Ci sono le norme e ci sono i mezzi tecnici per evitare di dare fastidi. Vogliamo solo che il divertimento altrui non diventi inferno per altri». Entro sessanta giorni i gestori del Porky's dovranno trasmettere all'Arpac una relazione tecnica di impatto acustico, con la descrizione degli interventi effettuati per contenere l'emissione delle onde sonore. Denunce, esposti, richieste di interventi delle forze dell'ordine, fino alle rilevazioni fonometrice dei tecnici dell'Arpac (l'Agenzia protezione ambientale della Campania). L'ultima nota del 12 marzo è stata quella definitiva, che ha sollecitato il Comune all'applicazione delle prescrizioni indicate, inviando copia alla Procura della Repubblica di Salerno, così come era stato richiesto da Felice Sorrentino, residente nella palazzina soprastante il Porky's. Non sono state considerate valide, invece, le argomentazioni presentate dalla società Bizzarria, in quanto ritenute prive di fondamenti tecnici. «Voglio subito precisare - afferma Pasquale Falcone (nella foto), direttore artistico del locale - che ovviamente noi non abbiamo sospeso l'attività. Abbiamo installato un limitatore di suoni e con un ingegnere del suono stiamo cercando di capire in quali momenti superiamo la soglia limite. Abbiamo chiesto di effettuare una rilevazione in contraddittorio, proprio per poter avere un confronto tecnico. Oltretutto, in questi locali la discoteca esisteva già venti anni fa e solo da pochi anni pare siano sorti dei problemi. In ogni caso, è nostra intenzione non procurare disturbo ed attivarci affinché eventuali cause siano nel più breve tempo individuate ed eliminate. Il nostro motto è: divertirci senza dare fastidio». Allo stato dei fatti, appare sempre più evidente che non occorre una nuova regolamentazione, già esistente e di massima garanzia per le parti in causa, ma è necessario che gli organi preposti al rilascio di licenze ed autorizzazioni e gli uffici comunali provvedano ad applicarla e farla rispettare.
Fonte: Il Portico
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