Tu sei qui: CronacaIACP di San Pietro, rifiuti e degrado
Inserito da (admin), martedì 23 novembre 2010 00:00:00
La signora Maria, colta e distinta, impiegata presso uno studio legale di Cava de’Tirreni, lo scorso sabato mattina, alle 10.30, ha conferito 11 bottiglie di vetro nella campana “raccogli vetro”, sita in via Nicola Di Marino, dopo il civico 47, che è il cancello d’ingresso alle palazzine realizzate dall’Istituto Autonomo Case Popolari (I.A.C.P.) di Salerno, nella Frazione di San Pietro, la quale ci ha spontaneamente dichiarato: «Questa frazione, sebbene sia la porta d’ingresso della città, per chi viene da Salerno via Croce, come potete vedere, è stata abbandonata».
Con tanta pacatezza, forse perché esasperata, ha soggiunto: «Come vedete, ma già da diversi giorni, vicino alla campana del vetro vi sono 3 televisori, uno stendibiancheria di plastica (rotto), una damigiana di vetro e quant’altro d’indecoroso per questo ameno luogo, nonostante i ripetuti solleciti personalmente rivolti, nel tempo, alla Se.T.A., al Consorzio di Bacino ed a qualche amministratore locale. Prima delle elezioni avevano promesso che l’area sarebbe stata bonificata e poi videosorvegliata, ma ad oggi, e voi lo constatate, nulla è cambiato. Si parlava di impiegare gli operatori socialmente utili; questo settore, ovvero il mantenimento del decoro urbano, potrebbe essere un ruolo che potrebbero ben assolvere».
Intanto anche la signora Rosaria Carotenuto, residente nelle palazzine dell’I.A.C.P., unitamente alla signora Vincenza Romano, ha esposto, con non poca sofferenza, quanto tollerano da anni. «Lo spazio che divide le palazzine con la sottostante strada provinciale che conduce a Croce, è completamente abbandonato sia per la presenza di erbacce ed arbusti e sia per il costante “passeggio” di ratti. In estate è viva la presenza di serpenti, non escludendo le vipere. Tale spazio è divenuto una “discarica a cielo aperto” ove vi si può trovare di tutto e di più. Quando stendiamo i panni e qualcuno di essi cade nello spazio citato, non è possibile recuperarlo sia per il passeggio dei topi e sia perché l’area in questione è chiusa da una lato con una recinzione metallica e dall’altra da un muro in cemento armato che costeggia la strada. Aggiungo che una parte di quest’area è stata “abusivamente occupata” da taluni residenti ove vi tengono, da mesi, cavalli, pecore e cani di grossa taglia, i quali, notte e giorno, infastidiscono tutto il vicinato col loro continuo nitrire, belare ed abbaiare. Dalla mattina alla sera abbiamo il dispiacere di assistere al passeggio di topi di grossa taglia, delle vere e proprie pantegane, sia sugli alberi e sia lungo la striscia di verde che costeggia le palazzine».
La signora Carotenuto ha concluso: «Non è possibile, seppur pagando, fino ad ottobre, un fitto mensile di 485 euro, vivere in queste condizioni, soprattutto per la presenza dei bambini». La signora Romano, abitando al primo piano delle palazzine in questione, nel confermare, parola per parola, la “denuncia” della signora Carotenuto, ha aggiunto: «Proprio sotto i balconi e le finestre dell’abitazione ove abito, vi è il concentramento di rifiuti e spazzatura maleodorante ed a causa della folta vegetazione delle piante prospicienti la cucina e le altre stanze, sono costretta a tenere sempre le luci di casa accese, poiché le stanze sono buie. La luce entra solo d’inverno, quando cadono le foglie».
Con palese rabbia, le sfiduciate signore Carotenuto e Romano hanno voluto rassegnare all’attenzione del Palazzo di Città di Cava de’Tirreni ed all’I.A.C.P. (tramite l’U.R.P.) quanto “patiscono” da anni, chiedendo l’intervento delle citate Istituzioni perché anche chi abita nelle palazzine di San Pietro possa vivere decorosamente, facendo eseguire una “radicale bonifica” e conseguente videosorveglianza del luogo di conferimento dei rifiuti e facendo allontanare i cavalli, le pecore ed i cani dalle limitrofe recinzioni, poiché tanto fastidio arrecano alla collettività sia di giorno e sia di notte.
Livio Trapanese
Fonte: Il Portico
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