Tu sei qui: CronacaIII Circolo Didattico, riprendono i P.O.N.
Inserito da (admin), venerdì 11 marzo 2011 00:00:00
Dal 2 marzo al 4 maggio 2011, nell'ambito delle iniziative didattiche attuate per i giovani discenti delle Scuole Primarie, il Dirigente Scolastico del III Circolo Didattico (con sede in Pregiato), dr. Mario Di Maio, di concerto col Vicario Mario Foresta, l'intero Corpo Docenti ed il Consiglio Scolastico, anche quest'anno, ha posto in campo i P.O.N. finalizzati all'apprendimento dei giovani studenti delle discipline extra-curriculari, quali: la storia, il folkore e la religiosità di Cava de'Tirreni, l'informatica, l'arte teatrale, le arti ed i mestieri d'un tempo, la lingua inglese, ecc., coinvolgendo "esperti esterni" nei plessi di Pregiato, San Nicola, Santissima Annunziata, Rotolo e Marini.
«Le esperienze passate hanno dato eccellenti risultati - ha dichiarato il Dirigente Di Maio - tanto che i progetti, sebbene realizzati in orari pomeridiani, quindi oltre l'orario scolastico, sono sempre più ambiti e frequentati, raccogliendo sia l'entusiasmo e l'attenzione dei giovani discenti e sia il plauso dei genitori, soprattutto quelli che confidano nel futuro culturale dei loro figli».
L'apprendimento di tematiche che si differenziano dai programmi scolastici, lascia insorgere una diversa curiosità nell'animo dei ragazzi, i quali, se ben "guidati", anche dai genitori, possono meglio affrontare o scegliere, dopo la frequenza della scuola media, quale “percorso formativo” perseguire, onde trarre migliori risultati, utili ai fini universitari o lavorativi. La scuola primaria deve essere intesa, dai genitori e dagli alunni, come il punto di partenza di un fruttuoso percorso scolastico e di vita.
I genitori, quali attenti osservatori dei loro figli, in presenza di un giovane poco incline allo studio, non deve crucciarsi, anzi, stante proprio la carenza di figure artigianali, devono "esortarlo" ad una libera scelta verso una sicura attività lavorativa. Il figlio, completato il ciclo scolastico d'obbligo, essenziale per relazionarsi col mondo che lo circonda e con la famiglia che poi costituirà, deve realizzare nel suo futuro una pratica professione, oggi mancante. Parliamo del mondo delle arti e dei mestieri in via d'estinzione.
Nella certezza che dobbiamo arrestare il modo di gestire il quotidiano con l'invalso “uso e getta” delle cose e che a breve non avremo più sarti, calzolai, falegnami, ceramisti, pittori, antennisti, tecnici del suono ecc., che possano sopperire alle esigenze della società, valutiamo bene quale dovrà essere il futuro dei “nostri figli”!
Livio Trapanese
Fonte: Il Portico
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