Si arricchisce di una nuova pagina la vicenda Bambinello. Domani, martedì 22 marzo, la statuetta che avrebbe versato lacrime di sangue, con molta probabilità, sarà sottoposta ad un nuovo esame tecnico presso un laboratorio specializzato di Oliveto Citra. La decisione segue alla volontà del pm titolare dell’inchiesta, Roberto Penna, che avrebbe predisposto ulteriori accertamenti allo scopo di fare, una volta per tutte, chiarezza sull’intera situazione.

I Carabinieri della Tenenza di Cava de’Tirreni consegneranno la statuetta nelle mani del consulente tecnico individuato dal magistrato Penna, per poi riportarla in Convento nella stessa giornata. Convento dove l’intera comunità parrocchiale, e non solo, sperano che la statuetta possa finalmente trovarvi fissa dimora.

Dopo quattro mesi di assenza “forzata”, infatti, il Gesù Redentorio (che, di ritorno da un pellegrinaggio in Terra Santa, la notte tra il 22 ed il 23 ottobre scorso avrebbe versato lacrime di sangue nelle stanze del Convento) venne restituito al priore del Santuario di San Francesco e Sant’Antonio lo scorso 15 febbraio. All’atto seguì poi una nuova richiesta di consegna da parte del pm Roberto Penna, al quale i frati francescani chiesero un rinvio del provvedimento per l’arrivo nella città dei portici del Ministro generale dell’Ordine, Padre Josè Rodriguez Carballo.

Quella di domani, pertanto, potrebbe essere l’ultima tappa di una storia, quella del presunto miracolo, ancora senza la parola fine. O almeno questo è l’auspicio dei tanti fedeli che dal primo momento hanno affollato la Chiesa e preso d’assalto il Convento, dove per ora hanno potuto assistere solamente alla “visione” del quadro dipinto dall’artista russo Andrej Dubninin.