Tu sei qui: CronacaIl rione Filangieri avrà la sua chiesa
Inserito da Il Mattino (admin), mercoledì 8 gennaio 2003 00:00:00
«È l'inizio di una grande avventura, ma anche la promessa che Dio compie per noi, avendo ascoltato le nostre preghiere»: è emozionato, ma soprattutto soddisfatto, don Pasquale Gargano, da cinque anni alla guida di una parrocchia senza chiesa, quella di Sant'Alfonso Maria de' Liguori. Costretto sinora a dire messa, a battezzare, a dare la prima comunione e l'ultima benedizione in un prefabbricato, finalmente don Pasquale avrà la sua chiesa. Dopo circa 30 anni, infatti, sarà edificato a Cava de' Tirreni un nuovo complesso parrocchiale nel rione Filangieri (nelle foto). «La tenacia e l'impegno, assieme alla pazienza ed all'attesa, per anni - dice don Pasquale - mi hanno fatto sognare e pensare, riflettere e pregare, soffrire e tribolare, ma non mi sono fermato. Con l'aiuto di Dio, oggi questo sogno diventa realtà: costruiamo insieme la chiesa». La parrocchia di Sant'Alfonso Maria de' Liguori è composta da circa ottomila anime. Nata nel 1975, è costretta a servirsi, in condominio, della chiesa di San Vincenzo e di un piccolo locale in legno. Dopo il terremoto del 1980 arrivò il prefabbricato. Nel 1997 don Pasquale Gargano ha personalmente disegnato la sua chiesa, diventata, poi, progetto grazie alle competenze professionali dell'architetto Alberto Barone. Il complesso parrocchiale sorgerà su un terreno di circa 4600 metri quadri, acquistato dai padri redentoristi che fino al 1997 hanno retto la parrocchia. Finanziato con circa 2 milioni di euro dalla Conferenza Episcopale Italiana, sarà composto da una grande aula assembleare di circa 500 posti, a struttura basilicale romana, con dodici colonne a rappresentare i dodici apostoli. La nuova chiesa sarà alta 22 metri e sarà sormontata da una grande cupola, rivestita con maioliche color giallo e verde. A fare da anticamera un grande chiostro. Saranno, inoltre, realizzate dieci aule per la catechesi, un grande salone parrocchiale, la casa canonica per il parroco ed il campanile, alto 30 metri. «Il progetto voluto da me con grande forza - conclude don Pasquale - è nato nel rispetto delle norme liturgiche, pastorali, ambientali ed architettoniche. Tra poco avranno inizio i lavori, affidati alla ditta Antonio Avallone. Salvo imprevisti, dovrebbero terminare entro due anni. Nel frattempo, è in corso di apertura un conto corrente presso l'Ufficio Postale di Passiano, per raccogliere la generosità di quanti vorranno contribuire all'acquisto degli arredi, dell'organo e delle campane, che necessitano di ulteriori fondi».
Fonte: Il Portico
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