Troppe ancora le incognite per il rientro a scuola. E in Campania i sindaci stanno pensando a un rinvio della riapertura degli istituti.

Secondo l'Anci Campania la grande maggioranza dei sindaci della Regione preme affinché la riapertura slitti a dopo l'appuntamento elettorale, al 24 settembre, come inizialmente proposto anche dal governatore De Luca, o al 28, se non ai primi giorni di ottobre.

Infatti, il distanziamento sociale impone condizioni che non è semplice assicurare dappertutto: molti istituti non trovano spazi alternativi alle aule dove non è possibile garantire il distanziamento, nonostante il ministro Lucia Azzolina abbia stanziato risorse per affitti di locali, da erogare agli Enti locali.

Un altro problema è quello dei banchetti monoposto, che secondo il commissario Arcuri cominceranno ad arrivare in Campania intorno al 28 settembre, per non parlare delle igienizzazioni delle scuole obbligatorie una volta smontati i seggi elettorali.

Anche la questione dei test sierologici per il personale della scuola è problematica: i test non sono obbligatori ma anche chi vorrebbe farli sta incontrando difficoltà nel prenotarsi. I medici di base, infatti, a seconda del sindacato cui aderiscono, hanno accettato o meno l'ennesima incombenza.

Per questo, molti sindaci hanno stilato un documento, messo ieri all'attenzione del presidente dell'Anci Campania Carlo Marino, indirizzato al governatore De Luca e alla ministra Azzolina, in cui chiedono: «Spostiamo in avanti questa scadenza, troppo importante perché la si affronti senza certezze».