Come già annunciato nei giorni scorsi, il premier Boris Johnson ha revocato quasi tutte le restrizioni anti contagio in Inghilterra con lo scattare della giornata odierna, ribattezzata "Freedom Day". Il premier britannico, dunque, ha deciso di non fare alcun passo indietro, pur consapevole dell'impennata dei contagi registrati sul territorio nazionale e dopo aver ascoltato le raccomandazioni degli esperti.

A partire dalla mezzanotte ora locale (l'1:00 in Italia), come riporta ANSA, auditorium e stadi possono riaprire a pieno regime, le discoteche tornano ad accogliere il pubblico, il servizio bar è nuovamente autorizzato nei pub e non c'è più limite al numero di persone che possono radunarsi.

Indossare la mascherina non è più obbligatorio nei trasporti e nei negozi, e il telelavoro non è più obbligatorio.

Johnson, costretto all'isolamento dopo essere entrato in contatto con il ministro della Salute Sajid Javid risultato positivo, ha comunque inviato gli inglesi alla prudenza, di fronte all'impennata di casi registrati, arrivati a superare i 50 mila al giorno. Il Covid ha ucciso più di 129.000 persone nel Regno Unito, paese è più colpito in Europa per numero di casi. Tra i nuovi contagiati c'è anche il ministro della Salute, Sajid Javid. Scozia e Galles dal canto loro mantengono l'obbligo di indossare la mascherina nei luoghi pubblici al chiuso e nei trasporti.