Tu sei qui: Cronaca«L'Amministrazione agli addetti dell'Acquedotto: prendere o lasciare...»
Inserito da (admin), mercoledì 11 luglio 2012 00:00:00
Si è svolto lunedì scorso l’incontro tra l’Amministrazione comunale e gli addetti comunali dell’Acquedotto, a cui è stato comunicato che ben presto, in base al decreto legislativo 152/2006 ed alla legge della Regione Campania n. 14 del 21.5.1997, il Comune dovrà trasferire all’Ausino S.p.A. i servizi comunali concernenti il servizio idrico integrato e con esso anche gli addetti (operai, tecnici e responsabili del settore), senza che gli stessi abbiano la possibilità di scelta.
Il sottoscritto per ben due volte ha presentato un’interrogazione negli ultimi due Consigli comunali proprio per una risposta, che è arrivata solo in forma poco esaustiva, eludendo il problema relativo al personale. Nell’ultimo Consiglio ho chiesto una convocazione ad horas della Commissione competente, perché tale problema deve “venire” in Consiglio comunale per la relativa approvazione (ad oggi nessuna convocazione è stata fatta).
Il problema è alquanto spinoso e non può essere risolto con una semplice comunicazione di quando dovrà avvenire, in barba ad alcuni passaggi procedurali, non ultimo una convenzione per la gestione del Servizio Idrico Integrato-Ente di Ambito “Sele” del 14/10/2004, dove l’art. 20 fa salvo il diritto di opzione del dipendente.
Così come non può essere accettata la dichiarazione del Sindaco e dell’Assessore al ramo, i quali affermano che l’eventuale permanenza degli addetti presso il Comune rappresenterebbe motivo di un eventuale dissesto finanziario per le casse dell’ente. Dichiarazione alquanto fuori luogo e priva di ogni fondamento.
Oltre a richiedere con urgenza una Commissione che prenda in esame il problema, noi del PD, a cui senz’altro l’intera opposizione aderisce, ricordando che facemmo nostro un ordine del giorno prima della chiusura della precedente legislatura, dove ribadivamo che l’acqua è un bene pubblico e tale deve rimanere, siamo vicini ai dipendenti, i quali - così come nella maggioranza dei Comuni - possono usufruire del diritto di opzione, che i lavoratori interessati dovrebbero poter esercitare al fine di rimanere in servizio presso l’Amministrazione di provenienza.
Il Consigliere Comunale Pasquale Scarlino, a nome e per conto del Gruppo Consiliare PD
Fonte: Il Portico
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