Bloccato dalla bufera di neve un autobus di linea lungo la strada che collega la frazione di San Pietro a Croce. Panico e caos tra i passeggeri, rimasti intrappolati nel pullman fermo al centro della carreggiata a causa di un guasto. Coinvolta anche l'auto di un medico, di ritorno dal suo turno di lavoro. A mettere in salvo i pendolari sono stati i Carabinieri della Stazione locale, diretta dal comandante Paolo Mannino. I militari hanno evitato il rischio di impatti con altre vetture, vista la scarsa visibilità e le condizioni dell'asfalto, reso viscido dai fiocchi di neve. L'incidente si è risolto senza feriti, ma solo con un grande spavento. E' un bilancio pesante, quello provocato dall'ondata di gelo che ha colpito l'intera città. Roventi i centralini della Stazione dei Carabinieri e del Comando della Polizia Municipale per le numerose richieste di sos giunte dalla zona tra San Pietro e Croce, dove nella mattinata di ieri si è registrata una frana. Gli uomini della Protezione Civile sono intervenuti fin dalle prime ore del giorno, chiedendo la collaborazione dei tecnici della Provincia. Per la frana è stato interrotto il tratto di strada in località Sparani, dove la neve delle ore successive ha peggiorato la situazione. Solo qualche attimo prima della frana, il tratto era stato attraversato dall'autobus con a bordo gli scolari. Chiusura anticipata per alcune scuole private della zona. Forti disagi si sono registrati nella frazione di Dupino. Un alunno della scuola elementare è rimasto praticamente bloccato nell'edificio insieme al custode. I genitori non sono riusciti a raggiungere la scuola, tanto da rendere necessario l'intervento dei Carabinieri. Agenti al lavoro anche a Rotolo, dove le pattuglie dei Vigili Urbani sono state impegnate per riportare a casa un'intera scolaresca di ragazzi disabili della "Nostra Famiglia". Numerosi i disagi per la circolazione, in particolare nelle frazioni alte (Corpo di Cava, Sant'Anna, Sant'Arcangelo, Santi Quaranta e Dupino), al punto che è scattato lo stato di emergenza. «Nella zona di San Pietro abbiamo programmato un intervento - spiega Michele Lamberti, ispettore della Polizia Municipale e dirigente della Protezione Civile - chiedendo la collaborazione dei tecnici provinciali, visto che si tratta di una strada provinciale. In queste ore è scattato lo stato di allerta. Abbiamo organizzato diverse squadre per monitorare e tenere sotto controllo le zone a rischio. Questo tipo di operazione rientra in un programma più vasto di prevenzione, per evitare situazioni più allarmanti che possano mettere a rischio anche l'incolumita dei cittadini». Nel pomeriggio la situazione è diventata più critica. Gli uomini delIa Protezione Civile hanno invitato la cittadinanza a non uscire di casa e a non mettersi in auto. «L'invito è caduto nel vuoto», dicono dalla sala radio. Freddo e gelo hanno colpito anche il centro. Nel bilancio dei danni si conta pure un ferito. Si tratta di una donna di 48 anni, Maria Adinolfi, rimasta vittima di una rovinosa caduta in Piazza San Francesco, a pochi passi dai portici. La donna, che stava attraversando la strada sulle strisce pedonali, ha perso l'equilibrio a causa dell'asfalto reso viscido dalla poltiglia di pioggia e neve. Immediati i soccorsi da parte degli operatori della Croce Verde, che hanno trasportato la donna nel vicino ospedale "Santa Maria dell'Olmo". Stando al primo bollettino medico, la donna ha riportato una frattura alla caviglia.

Esaurite le scorte di sale

Scorte di sale esaurite a Cava de'Tirreni. Le emergenze in località Sparani e nelle frazioni di San Pietro, Rotolo, Dupino e Croce hanno praticamente esaurito le provviste di sale, stipate nei magazzini degli uffici tecnici comunali per combattere l'effetto ghiaccio che mina la tenuta delle strade. L'allarme è scattato verso le 17 di ieri, quando, dopo l'ennesimo intervento a San Pietro, i tecnici hanno scoperto che le scorte in magazzino erano ormai finite. E così, il ripido tratto di strada in località Sparani è stato interrotto. Solo nelle prime ore della mattinata di oggi gli operai sono tornati al lavoro per porre fine all'emergenza.