Dopo il Gabibbo, arrivano Fabio e Mingo di "Striscia la notizia". A chiamare i due inviati della "voce della divergenza" sono stati i rappresentanti del comitato di lotta dei prefabbricati leggeri, che dal 1980 fanno ancora bella mostra di sé, sparsi sul territorio cavese. «Abbiamo chiamato Striscia - afferma Salvatore Avella, presidente del comitato - perché noi terremotati storici non abbiamo mai visto una vera casa dalla nascita. Ed ora che finalmente sono arrivati i soldi per demolire questo sconcio e costruire gli alloggi, non vogliamo che passino altri 25 anni. Bisogna superare in fretta lo scoglio di dove alloggiare le centinaia di famiglie, con tutte le loro cose, nel periodo in cui si metterà finalmente mano alla costruzione delle palazzine. Ed è soprattutto necessario che, una volta aperti i cantieri, si proceda speditamente». Fabio e Mingo, dopo aver fatto un primo sopralluogo ai prefabbricati, si sono recati a Palazzo di Città, dove hanno incontrato il dirigente del Settore Urbanistica, l'ing. Antonino Attanasio, che ha illustrato il progetto e la tempistica dei lavori, oltre al piano di ricollocazione provvisoria di quanti dovranno lasciare il proprio container per consentire lo sgombero dell'area dove dovranno essere costruiti i nuovi alloggi. Argomento, questo, che sarà oggetto di un ulteriore approfondimento proprio questa mattina tra il commissario prefettizio, i tecnici comunali ed i rappresentanti dei terremotati e degli inquilini. Subito dopo, la troupe di Striscia è ritornata a Pregiato per filmare il degrado ed ascoltare i diretti interessati. Tutto si è concluso con l'invito a pranzo da parte del comitato a base di specialità locali, mozzarella e bocconcini. È stata la seconda incursione degli uomini di Ricci. Agli inizi degli anni ‘90, infatti, il Gabibbo mostrò a tutta l'Italia una famosa incompiuta, tuttora attuale, dell'epoca Abbro: il ponte per collegare la storica piazza di Pregiato con via Luigi Ferrara.