Evade dagli arresti domiciliari e, dopo una notte da latitante, si costituisce agli agenti della Questura di Napoli. Andreina Afeltra, 28 anni, originaria di Nocera Inferiore e residente a Cava de'Tirreni, arrestata dagli uomini della Guardia di Finanza il 12 agosto all'aeroporto di Capodichino con 500 grammi di eroina nascosti in due ovuli, è ritornata in carcere. Da oggi, alla condanna per spaccio di droga si aggiunge anche una denuncia per aver infranto l'obbligo di custodia cautelare presso il proprio domicilio. Stando alla ricostruzione fornita dagli agenti del Commissariato locale, la donna sarebbe scappata la sera di sabato. Senza informare i suoi familiari, avrebbe lasciato la sua abitazione. A scoprire il tentativo di fuga, gli agenti che ogni giorno la tenevano d'occhio. È partita, così, la segnalazione. Lo stesso avvocato della giovane, Giovanni Del Vecchio, è apparso del tutto sorpreso del gesto della sua assistita, che qualche mese fa era riuscita, vista anche l'età della figlia, ad ottenere di scontare la pena agli arresti domiciliari. La donna si è costituita nella mattinata di domenica, quando si è presentata presso gli uffici della Questura di Napoli. Come si ricorderà, Andreina era stata fermata all'aeroporto di Capodichino di ritorno da un viaggio ad Amsterdam. Secondo gli inquirenti, la giovave aveva ingerito la droga prima di partire. A tradirla un certo nervosismo, che avrebbe insospettito le Fiamme Gialle. Per lei si aprirono le porte del carcere di Pozzuoli. Nei mesi scorsi l'avvocato Del Vecchio, nominato alcuni giorni dopo il suo fermo, aveva chiesto ed ottenuto la concessione degli arresti domiciliari per consentire alla donna di lasciare il carcere di Pozzuoli ed accudire la sua bambina di appena 5 anni.