«Risulta che lei alla data del 15/06/2022 non ha effettuato la dose di richiamo successiva al ciclo vaccinale primario».

Così recita la missiva inviata alla signora Maddalena Manzi, residente a Maiori, dal Ministero della Salute. Di conseguenza, se la signora non dimostra entro il termine perentorio 10 giorni di aver fatto il vaccino oppure di essere impossibilitata a farlo dovrà pagare una multa di 100 euro all'Agenzia delle entrate.

Ma in realtà, la signora Maddalena, che ha compiuto 100 anni proprio quest'anno, la terza dose l'ha fatta il 4 febbraio. Il personale sanitario, poco prima delle 19, si recò personalmente a casa sua a farle la somministrazione del booster, perché Maddalena è allettata.

A maggio, poi, ha contratto il Covid, che le è valso come "quarta dose".

Eppure, ci sarà stato qualche errore di comunicazione tra l'ASL e il Ministero della Salute, al quale la signora risulta inadempiente al Decreto Legge n.1 del 7 gennaio 2022 che aveva introdotto l'obbligo del vaccino anti Covid-19 per tutti i cittadini italiani e stranieri dai 50 anni in su che risiedono o soggiornano in Italia.

Quest'obbligo è scaduto il 15 giugno, ma in questi giorni coloro che prima di quella data non hanno effettuato il vaccino stanno ricevendo le comunicazioni di avvio del procedimento sanzionatorio.

Nel frattempo, perciò, i figli della signora Maddalena stanno cercando di recuperare le carte che dimostrano l'avvenuto vaccino.

Maddalena, dal canto suo, vorrebbe soltanto godere della sua vecchiaia in santa pace.

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