Tu sei qui: CronacaMaxi sequestro nelle acque trapanesi: oltre 670 kg di hashish recuperati da Guardia di Finanza e Polizia di Stato
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), martedì 28 ottobre 2025 13:09:45

La Polizia di Stato e la Guardia di Finanza hanno portato a termine un'importante operazione antidroga nelle acque del Trapanese, con il sequestro di oltre 670 chilogrammi di hashish e il fermo di cinque cittadini tunisini, gravemente indiziati di associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti.
L'intervento, coordinato dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, è nato da servizi congiunti delle forze dell'ordine, finalizzati a contrastare il traffico di migranti e stupefacenti lungo il litorale trapanese. Nella notte del 20 ottobre, personale della Squadra Mobile di Trapani e della SISCO di Palermo, supportato dal Servizio Centrale Operativo, ha individuato un gommone con potente motore fuori bordo nelle acque antistanti Marsala.
Il natante, monitorato fino alle acque internazionali, è stato osservato mentre riceveva il trasbordo di numerosi colli azzurri da un peschereccio tunisino. Rientrato verso la costa, il gommone è stato fermato dopo un concitato inseguimento ad alta velocità; durante la fuga, il conducente ha tentato di gettare in mare alcuni colli, recuperati dai finanzieri, contenenti circa 160 kg di hashish.
Parallelamente, la Guardia di Finanza ha intercettato il peschereccio in acque internazionali, in base alla Convenzione di Montego Bay, sequestrando altri 11 colli con oltre 600 kg di hashish. Anche in questo caso, l'equipaggio ha tentato una fuga spericolata, terminata a poche miglia dal limite esterno delle acque territoriali tunisine, quando i finanzieri hanno preso il controllo del motopesca.
L'operazione si è conclusa con il fermo dei cinque tunisini coinvolti: il conducente del gommone e quattro membri dell'equipaggio del peschereccio. La Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo ha disposto il sequestro preventivo dei due natanti. Il GIP del Tribunale di Trapani ha convalidato il provvedimento, disponendo la custodia in carcere per quattro degli indagati; un quinto tunisino è stato collocato presso il Centro di Permanenza e Rimpatri di Milo, in attesa di ulteriori determinazioni.
Si tratta del più consistente sequestro di hashish operato nelle acque trapanesi negli ultimi decenni. La responsabilità penale degli indagati sarà definita solo dopo eventuali sentenze passate in giudicato, nel rispetto del principio costituzionale della presunzione di non colpevolezza.
Fonte: Il Vescovado
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