La Cavese non deve prendere parte al derby contro la Nocerina, in calendario domenica 7 dicembre al "San Francesco", per dare un segnale forte contro la violenza nello sport: è questo il tema principale della missiva che ieri mattina il sindaco Alfredo Messina ha inviato al patron della società aquilotta, Antonio Della Monica, dopo il grave raid compiuto a Cava martedì sera da alcuni pseudo-tifosi nocerini. Forti i contenuti della lettera del primo cittadino. E mentre Della Monica esorta la tifoseria organizzata cavese a non rispondere alla violenza con altra violenza, Messina vuole che a dare un segnale forte, sia di civiltà che di alto valore sportivo, sia proprio la Cavese. «Ho vissuto con profondo rammarico - scrive il sindaco - momenti di guerriglia urbana che facinorosi hanno voluto scatenare come intimidazione verso una città, una tifoseria ed una società sportiva. Un atto che nulla centra con lo sport». Queste le prime frasi scritte da Alfredo Messina, amareggiato anche e soprattutto per le gravi lesioni riportate da persone inermi, come il 30enne Rolando Mughini, colpito con violenza mentre stava portando a spasso il suo cane. «Ho provato - continua Messina - enorme rabbia e sconforto. Non basta prestare attenzione alle strutture sportive ed allestire una buona squadra, ma bisogna anche educare i cittadini e le tifoserie, profondendo in tal senso il massimo impegno». Poi le frasi salienti della lettera inviata al patron Della Monica: «Per dare un segnale forte contro la violenza sportiva, che non ha nulla a che vedere con il calcio, Le suggerisco di non far scendere la squadra in campo contro la Nocerina, a qualsiasi costo, anche della sconfitta a tavolino e dell'ulteriore penalizzazione da parte della Lega Calcio. Sarebbe veramente un forte segnale di civiltà e crescita sportiva da parte del calcio cavese». Chiarissimo, dunque, il messaggio del sindaco, che chiede alla Cavese di dare un segnale forte in questo momento così delicato. Adesso spetta al patron Della Monica valutare la proposta del primo cittadino, riflettendo, chiaramente, anche su quelle che potrebbero essere per la squadra le conseguenze di un'eventuale così clamorosa decisione.