Tu sei qui: CronacaMessina: "I cavesi sono dalla mia parte"
Inserito da (admin), venerdì 11 febbraio 2005 00:00:00
Messina prende atto del "sentire" della città e replica alle accuse del centrosinistra. Il sindaco avverte il crescere del consenso della comunità metelliana. Il sondaggio tra gli operatori dei vari settori, dalla cultura alla movida, dal commercio all'industria, lo conforta: «E' il segno che le idee alla base del mio progetto di città stanno operando il sostanziale rinnovamento di cui volevano essere spinta. Non dimentichiamo che abbiamo ereditato una città delusa dal "nuovo" della sinistra. Il nostro agire politico amministrativo è stato rivolto a ridare tregua politica. Una buona amministrazione fatta di essere e non di apparire, di programmazione e non di gestione dell'emergenza e del quotidiano, di valorizzazione delle risorse economiche e culturali e non di mortificazione, spesso premeditata e sistematica, delle sue potenzialità. E la gente lo ha compreso, di qui il consenso». E' un Messina tonico, che sembra aver messo alle spalle le querelle politiche del centrodestra: «Sono fibrillazioni che servono a tener desta l'attenzione, ma tutti si sono resi conto che la nostra è la politica del fare e non del dire». Ha apprezzato le note dei vari operatori, ha letto nelle loro parole il nuovo interesse per la città e la volontà di un recupero della vera identità e del ruolo della stessa. «Siamo chiamati a rendere testimonianza a tutti del consenso per un progetto innovativo. Le critiche, legate ad obiettivi generali, servono per migliorare, certamente no quando sono strumentali». Messina è orgoglioso del lavoro compiuto, ma tiene conto anche del cammino svolto dalle varie Amministrazioni. «La politica delle opere pubbliche sembra essere diventata una condanna, invece si è mossa nel recupero di idee, di progettualità, di finanziamenti, arricchite pure da una nuova visione e collegate in un progetto di città, anche se alcuni ritengono che sono avulse dal contesto culturale, sociale ed economico». Il sindaco insiste e sottolinea le forzature della sinistra: «Non colgono l'atmosfera nuova e l'entusiasmo che aleggia intorno a quelle opere, per anni ferme, e l'importanza che esse assumeranno nel progetto di città». Per il sindaco, sono l'anima della nuova Cava, quella laboriosa dei padri. «Non è il recupero ingessato di una storia, di un ruolo, ma un recupero dinamico. E le opere pubbliche sono gli aspetti esteriori di un grande processo di rinnovamento culturale, socio-economico e storico. Questo è lo spirito con il quale attendiamo alla politica delle opere pubbliche». Ma Messina lavora anche perché la politica voli alto: «Solo così sarà possibile sottrarsi alla miopia quotidiana e cogliere lo spirito forte e vero della politica al di fuori delle logiche partitocratiche».
Fonte: Il Portico
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