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Metano, arriva la maxi stangata

Inserito da Il Mattino (admin), venerdì 14 febbraio 2003 00:00:00

Nuova tegola sui cittadini che usufruiscono del servizio di gas metano. Dovranno, entro breve tempo, saldare il conto con la Italcogim, la società che gestisce il servizio a Cava. La richiesta è arrivata, in questi giorni, a 1.145 utenti del gas, che dovranno estinguere il loro debito, sia per i ratei ancora da pagare per l'allaccio della propria abitazione alla rete cittadina, sia per la fornitura ed installazione del contatore, contratto con la Tecnomontaggi. La società, oggi assorbita dal gruppo Italcogim, gestisce in regime di convenzione con il Comune il servizio di fornitura del gas metano in città ed ha informato i propri utenti che non garantisce un'ulteriore dilazione, oltre a quella già usufruita, sul debito residuo. È dalla metà degli anni '80 che ai cavesi è stato offerto il servizio del gas metano, usufruendo, da contratto, della rateizzazione in bolletta, fino a 18 e 21 anni, dei costi di allaccio alla condotta principale e del contatore. Ora, invece, la restante somma da pagare dovrà essere versata in una, o al massimo in sei soluzioni, ripartite sulle prossime bollette. Non è un'imposizione dovuta alla volontà del gruppo lombardo - chiarisce la società - ma una prescrizione del decreto Letta, che impone la separazione tra le società di vendita e quelle di realizzazione e manutenzione delle reti di distribuzione del gas. Una norma inserita nella recente liberalizzazione del mercato del gas. «È un abuso - dichiara Alfonso Laudato, capogruppo del Cdu - quello che si accinge a fare la Italcogim. Nel momento in cui ha comprato la Tecnomontaggi, ha automaticamente fatto propri anche i contratti in essere, regolarmente stipulati. Solo nel caso in cui ci sia una disdetta da parte dell'utente si potrebbe avere una risoluzione del contratto, che comporterebbe la regolarizzazione dei pagamenti. Ma in questo caso si dovrebbero conoscere anche quali altri gestori sono presenti sul territorio, in grado di essere sostituiti a quello attuale. Su questa questione, sollecito l'Ufficio Legale del Comune a verificare la correttezza della richiesta e, nel caso, ad agire affinché vengano tutelati i cittadini cavesi per un servizio che il Comune, a suo tempo, ha dato in concessione con precisi accordi». Per questa nuova tegola piombata sulla testa dei contribuenti cavesi, che ogni anno si vedono imporre nuovi aumenti o richieste economiche sempre più onerose, la Italcogim, il cui vicedirettore, Diego Conta, ieri si è incontrato con alcuni funzionari comunali, fa sapere che, per venire incontro alle esigenze dei propri utenti, tutto l'ammontare dei ratei restanti sarà scontato del 40% e sarà data la possibilità di poter dilazionare il pagamento in sei rate. Questa l'unica buona notizia per i 1.145 utenti che, nei prossimi mesi, dovranno risolvere la loro posizione. Clienti che hanno stipulato un contratto di fornitura del gas fin dal lontano 1985, anno in cui la Tecnomontaggi iniziò la sua attività nella città metelliana. La somma iniziale occorrente per la fornitura di questo servizio era di 800mila lire, ma negli anni è sensibilmente lievitata, fino ad arrivare agli attuali 620 euro (circa 1 milione e 200mila delle vecchie lire).

Fonte: Il Portico

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