Il Consiglio comunale si mobilita per lo sparo dei fuochi durante la festa di Montecastello. Alfredo Messina coinvolge i partiti per fare pressione sul Consiglio e sulla Giunta regionale. Oggi, all'ordine del giorno, le iniziative per le modifiche alla legge regionale del '99. Da qualche anno, ormai, la Festa di Montecastello si svolge senza lo sparo dei fuochi, elemento costitutivo della manifestazione sin dal 1657, anno di istituzione della Festa per ricordare la fine della peste, che aveva seminato lutti e morti per il reame, e la benedizione che i sacerdoti dell'Annunziata dall'alto del Castello avevano impartito alla città. Lo sparo dei fuochi e l'assalto al Castello avevano resistito per secoli, fino a quando nel '99 la Regione varò una legge che fa divieto dei fuochi nei pressi dei centri abitati, ovvero laddove esistono pericoli di incendi. «In questi anni abbiamo offerto alla Commissione provinciale - afferma Rigoletto Maraschino (nella foto), presidente dell'Ente Montecastello - tutte le garanzie (basti ricordare l'impegno assunto in prima persona dal sindaco Raffaele Fiorillo), ma i fuochi non ci sono stati restituiti». Oggi si è tornati alla carica ed Alfredo Messina ha mostrato lo stesso entusiasmo e caparbietà del sindaco precedente.