Tu sei qui: CronacaMovida, riesplode lo scontro
Inserito da (admin), mercoledì 12 novembre 2003 00:00:00
Ritorna con l'inverno la movida al Borgo e riprende, dopo la tregua estiva, la guerra del by night. Il primo colpo lo ha assestato la Guardia di Finanza, con un controllo a tappeto all'Officina 249. E dal Comune arrivano segnali che fanno prevedere nuove guerriglie. Duro il monito del consigliere comunale di An, Antonio Fariello, delegato alla movida. «Chi non rispetta le regole, sarà chiuso», avverte Fariello, che poi, però, cambia tono: «Guai ad affossare un settore che crea un indotto importante per la città, in termini di ricchezza, posti di lavoro e promozione turistica». Un pensiero un po' "pilatesco". Resta il problema di sempre: far convivere locali e residenti. «Ne ho parlato - spiega Fariello - sia con il sindaco Messina che all'interno del partito. Il decentramento dei locali è certamente una soluzione. Su questo sto seriamente lavorando. Ci sono aree disponibili e sono favorevole al progetto di una cittadella della movida. Ho chiesto che venga individuata una zona periferica, ben collegata alle arterie stradali, sulla quale ragionare per un progetto che coinvolga sia l'imprenditoria privata che l'Amministrazione». Intanto, vanno in scena denunce, perizie tecniche, scontri - anche violenti - tra cittadini esasperati e gestori, provvedimenti di sospensione dell'attività e puntuali riaperture. «C'è qualcuno - sostiene Peppe Salsano, presidente del Comitato per la quiete e l'ordine pubblico - che si prodiga per farli riaprire. Il Comune deve risospendere le licenze se entro i 15 giorni dalla riapertura non sia stata presentata la documentazione necessaria. Finora sono stati i cittadini a sporgere denuncia. Noi del Comitato siamo stati accusati di voler affossare la movida. In realtà, vogliamo solo che gli stessi diritti di esistere dei locali siano anche di chi la mattina deve andare a lavorare e non può stare sveglio fino alle 3-4 di notte. Sarà questo il tema dell'incontro che presto avremo con il sindaco Messina». «Sono illazioni. Chi riapre - ribatte Fariello - evidentemente ha messo le cose a posto. Nessuno metterebbe a rischio la propria onorabilità e professionalità». 6 i locali con licenza di pubblico spettacolo (Porky's, Tex Saloon, Officina 249, Aumm Aumm, Kudos e Tengana) su circa 230 esercizi pubblici. Una forza lavoro di circa 2000 persone, oltre all'indotto. «Non è uno scontro tra la movida e la città - precisa Pasquale Falcone, presidente di "Torquemada", la neonata associazione dei locali pubblici - ma tra 2-3 locali ed altrettanti condomini. Ci sono norme che devono essere accettate da tutti, anche dai condomini. Chiederemo noi all'Arpac una verifica locale per locale. Delocalizzare i locali è impossibile, nessuno ha la possibilità economica di farlo».
Fonte: Il Portico
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