Giovedì mattina è deceduto alla Badia di Cava il padre don Urbano Contestabile, di anni 80, ben noto per la sua lunga permanenza in Badia (vi era giunto a 11 anni nel 1932), dove ha lasciato l'impronta della sua attività «vulcanica» e della sua immensa fedeltà alla regola di S. Benedetto. Non approdato alla laurea in scienze, è stato denominato scherzosamente «scienziato» dai confratelli per la genialità che lo caratterizzava nelle diverse mansioni svolte in comunità: cerimoniere in basilica, infermiere con capacità (all'occorrenza) di medico e di chirurgo, maestro degli alunni monastici, docente di religione e confessore nel collegio «San Benedetto», direttore della cucina e dell'azienda agricola con numerosi dipendenti, per 50 anni rettore del santuario dell'Avvocata sopra Maiori. Abruzzese senza cerimonie, era capace di portare a buon fine ogni iniziativa che riteneva necessaria, senza scomporsi per eventuali attriti con le autorità: al tempo dell'alluvione del '54, oltre ad atti eroici per salvare qualche vita, fece valere le sue tesi anche con i titolati del Genio civile. I funerali si sono svolti venerdì mattina alle 10.00 nella cattedrale della Badia.