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Cronaca

Sicurezza sul lavoro

Napoli, strage sul lavoro: tre operai morti precipitando da un montacarichi

Durante i lavori di ristrutturazione in un edificio ai Colli Aminei, tre operai hanno perso la vita cadendo nel vuoto da un montacarichi. Un dramma che riaccende i riflettori sulle gravi carenze nei controlli e nella formazione in materia di sicurezza sul lavoro. L’ingegnere Giuseppe Mormile: «Non è un incidente, è complicità».

Inserito da (Admin), venerdì 25 luglio 2025 12:24:28

di Giuseppe Mormile, ingegnere esperto in sicurezza sul lavoro

Tre operai sono morti cadendo da un montacarichi in un cantiere edile a Napoli.

Le tre vittime, tutti di nazionalità italiana, stavano lavorando alla ristrutturazione di un palazzo in via San Giacomo dei Capri. L'incidente si è verificato questa mattina, poco prima delle 10. Sul posto i vigili del fuoco e la Polizia di Stato per i rilievi del caso.

Fatale la caduta da un'altezza di circa venti metri.

Tre vite spezzate in un attimo, tre famiglie distrutte. Non chiamatelo incidente. Non parlate di fatalità. Questo è l'ennesimo atto d'accusa contro un sistema che continua a considerare la sicurezza sul lavoro come un ostacolo, una formalità, un costo da tagliare.

Nel 2025 non si può ancora morire così. Non è accettabile. Non è tollerabile. E non è, soprattutto, inevitabile.

La sicurezza non è un faldone da firmare né un documento da archiviare in una cartellina. È una cultura. Una scelta concreta, quotidiana. È il rispetto della vita prima del profitto, della dignità prima della produttività.

Ogni volta che salta un controllo, ogni volta che un'attrezzatura non viene verificata, ogni volta che si risparmia sulla formazione, ogni volta che si chiude un occhio davanti a una procedura non rispettata, si sta costruendo una tragedia. Non sappiamo ancora cosa sia accaduto esattamente oggi, ma sappiamo bene cosa accade ogni giorno nei cantieri italiani: turni massacranti, pressioni, silenzi, timori. E poi, quando succede l'irreparabile, ci si stringe nelle spalle e si piangono i morti.

Ma il lutto non basta più. Servono responsabilità. Servono coscienze sveglie. Serve coraggio.

Coraggio di dire no. Coraggio di denunciare. Coraggio di fermarsi davanti all'evidente mancanza di condizioni minime di sicurezza. Coraggio, soprattutto, delle imprese e delle istituzioni, che devono smettere di delegare la sicurezza al caso o all'abitudine.

Finché continueremo a pensare che "tanto è sempre andata così", continueremo a scavare fosse. E a riempirle con il lavoro e il sangue degli ultimi. La sicurezza è il lavoro. Non è una voce in bilancio: è la base su cui si fonda ogni cantiere, ogni fabbrica, ogni impresa.

Chi la ignora, la nega o finge di non vedere non è spettatore. È complice.

E oggi, a Napoli, tre operai sono morti anche per colpa di queste complicità.

 

Leggi anche l'articolo de Il Vescovado:

Tragedia in un cantiere a Napoli: tre operai muoiono precipitando da un montacarichi

Fonte: Positano Notizie

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