Si è svolta sabato 19 e domenica 20 settembre, presso la tensostruttura Ex Onpi di Corso Mazzini, la Festa Comunista, organizzata dal Partito Comunista - Sezione “Antonio Gramsci” di Cava de’ Tirreni.

Nel corso della “due giorni”, caratterizzata da spettacoli musicali, attività culinarie, momenti di dibattito e di riflessione, fari puntati su alcuni argomenti di fondamentale importanza per la città di Cava de’ Tirreni, ed in particolar modo sul futuro dell’Ospedale “Santa Maria dell’Olmo”.

Al convegno-dibattito la segreteria cittadina del Partito Comunista aveva invitato a partecipare tutte le componenti interessate: l’Amministrazione comunale, i consiglieri comunali metelliani, i vertici sanitari del nosocomio cavese ed i rappresentanti delle organizzazioni sindacali di categoria. Tranne l’ex sindaco ed attuale consigliere comunale di opposizione, Marco Galdi, tutti gli altri hanno disertato l’incontro.

«Dopo aver raccolto ben 4.400 firme per fermare lo scellerato atto aziendale che prevedeva la chiusura di reparti importanti del nostro ospedale, quali Ortopedia e Cardiologia, in cambio di Chirurgia plastica ricostruttiva e Dermatologia - ha spiegato Michele Mazzeo - ora riprenderemo con ancor più vigore la nostra battaglia. L’ospedale di Cava deve essere salvato nella sua operatività. A nostro avviso il sindaco Servalli si è incamminato su una strada sbagliata, convocando tavoli tecnici e nominando un tecnico quale suo consulente alla sanità. La questione, invece, è tutta politica e non tecnica. Per questo chiediamo all’Amministrazione comunale qual è il suo progetto sul futuro dell’ospedale di Cava de’ Tirreni».

Mazzeo, infine, ha annunciato che nelle prossime settimane prenderà il via una nuova raccolta firme in difesa dell’ospedale “Santa Maria Incoronata dell’Olmo” di Cava de’ Tirreni.

Partito Comunista Sez. “Antonio Gramsci” Cava de’ Tirreni