Tu sei qui: CronacaOperazione “VII Comandamento”, fedeli della Costiera Amalfitana sperano nel ritrovamento delle opere trafugate
Inserito da (redazionelda), mercoledì 26 luglio 2017 09:49:50
L'operazione "VII Comandamento", che ieri ha portato all'arresto di sette presunti autori dei recenti furti nelle Chiese della Costiera Amalfitana, restituisce speranza ai fedeli delle chiesette periferiche di San Pietro alla Costa, San Matteo del Pendolo e dei Santi Filippo e Giacomo di Ravello, della Virgo Potens di Vettica e la Madonna del Pino e dell'Assunta di Pastena, ad Amalfi, della Madonna del Carmine di Pontone e del Santuario di Santa Maria del Bando ad Atrani che sperano di poter recuperare i tesori sacri barbaramente sottratti dal 2012 al 2015. Si tratta di statue di Madonne, Bambinelli e argenteria sacra, testimonianze preziose di fede che appartengono alla storia e alla tradizione di ognuno di questi luoghi, trafugati nottetempo forzando portoni e finestre delle sagrestie.
In seguito alle accurate indagini condotte dalla Compagnia dei Carabinieri di Amalfi dal 2015 ad oggi, oltre a salvare le due statue della Vergine Addolorata nelle chiese di Santa Maria Ausiliatrice e Santa Margherita di Albori a Vietri sul Mare (una di queste rinvenuta nel bagagliaio di un'auto), ulteriori positivi risultati investigativi si sono concretizzati attraverso l'apporto di personale del nucleo specializzato Tutela Patrimonio Culturale dei Carabinieri che, sviluppando le pregresse acquisizioni probatorie, ha individuato e recuperato ulteriori opere d'arte tra cui due pregiate statuette raffiguranti due Bambinelli, rinvenute nella disponibilità di un noto professionista salernitano. E ancora, in fase di esecuzione delle misure cautelari, a seguito di perquisizione all'interno dell'abitazione di Giovanni Castaldo è stata rinvenuta la statua di una Madonna, con ogni probabilità di fattura settecentesca, oltre a reliquie ossee di Santi e libri antichi.
Un ruolo fondamentale nella buona riuscita delle indagini lo hanno svolto le telecamere di videosorveglianza, specie di privati, installate nei pressi delle abitazioni prese di mira dai balordi, le cui immagini sono state acquisite dai Carabinieri.
Ora i sette indagati sono attesi in Tribunale per l'interrogatorio di garanzia che il GIP potrebbe convocare prima del termine della settimana. Dalle intercettazioni telefoniche è emerso che alcuni di loro siano responsabili dei furti in ville e Chiese della Costiera Amalfitana negli ultimi sedici anni, «massacrate tutte». Molte delle opere trafugate sono state immesse sul mercato nero da tempo e sarà impresa ardua recuperarle, ma non impossibile. In Costiera Amalfitana si spera nel miracolo.
Fonte: Il Vescovado
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