Continua il giallo dell'orticaria alla Scuola Media "Balzico", che stavolta si arricchisce di un particolare inedito, ma significativo. Nei giorni scorsi un'insegnante supplente, che alla "Balzico" ha messo piede solo pochi minuti per accettare l'incarico, è stata colta da un attacco di orticaria, con arrossamenti e bollicine su gran parte del corpo. Un'anomalia che apre una serie di nuove supposizioni, visto che l'episodio non è accaduto alla "Balzico", ma al Liceo Scientifico "Genoino", dove si sono spostate le lezioni, in attesa che il plesso di viale Marconi venga riconsegnato dopo le analisi che stanno effettuando i tecnici dell'Arpac.

Il giallo, dunque, si infittisce e non si esclude alcuna pista, neppure quella goliardica di polverine urticanti di carnevalesca memoria. Nel frattempo, nessuna novità è ancora emersa rispetto alle ipotesi formulate finora. Si è parlato di ipotetiche polveri provenienti dall'esterno, derivanti dall'uso di sostanze chimiche in un vicino cantiere, di nichel o di sostanze sprigionate nei momenti più caldi della giornata (dalle 11 alle 13), forse dalle vernici dei termosifoni. Tutte congetture che non hanno trovato alcun fondamento scientifico.

Da qui la denuncia alla Procura della Repubblica da parte del comitato dei genitori, che si attendono nuove iniziative per cercare di scoprire la fonte delle intossicazioni. «Mercoledì prossimo - afferma Angelo Trapanese, presidente del Consiglio d'istituto - è previsto un nuovo incontro, dove si relazionerà anche sui primi risultati della commissione scientifica che ho voluto fermamente si costituisse. Trattandosi dei nostri figli, dobbiamo seguire tutte le strade per venire a capo di questo rebus, anche se non aiuta certamente strumentalizzare l'accaduto, fare uno sterile allarmismo e ricondurre ogni tipo di episodio ai casi che si sono verificati».