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Inserito da Il Mattino (admin), lunedì 24 febbraio 2003 00:00:00
Una donna di 53 anni, colpita da tumore, ha subito un'isterectomia per via laparoscopica. Niente bisturi, solo due buchi sulla pancia per asportare l'utero malato ed un ricovero in ospedale di appena due giorni. Un'altra donna, di 65anni, è stata operata con una tecnica innovativa, per la prima volta applicata nella provincia di Salerno. Ha risolto, così, il suo problema di incontinenza ginecologica ed anche lei, dopo solo 48 ore, è tornata a casa. Le due donne sono le prime pazienti sottoposte alle nuove tecniche di chirurgia mininvasiva messe a punto nel nuovo Dipartimento di Ginecologia ed Ostetricia dell'ospedale "Santa Maria dell'Olmo e Costa D'Amalfi", diretto dal primario Gennaro Guarino, coadiuvato dall'équipe di dirigenti medici Eduardo Oreste, Giuseppina Mottola, Vincenzo Carotenuto, Vincenzo Della Calce, Francesco Galano, Giuseppe Balsamo, Antonio Palazzo ed Andrea Lupi. «Si tratta di tecniche mininvasive - spiega il dirigente Gennaro Guarino - che garantiscono alla paziente enormi vantaggi: dalla breve durata della degenza, che non supera mai i due giorni, alla possibilità di subire un intervento senza conservare i segni di una ferita. Per la correzione dell'incontinenza siamo l'unico centro del Salernitano che utilizza questa tecnica, detta Sparc, finora utilizzata solo in via sperimentale». Il ventaglio delle prestazioni offerte all'utenza cavese va dalla chirurgia mininvasiva al parto indolore, dalla fecondazione assistita all'ambulatorio della menopausa. L'adozione della chirurgia mininvasiva è partita da qualche mese con gli interventi di isterectomia per via laparoscopica (asportazione utero), interazione ablazione dell'endometrio (in caso di emorragia si procede con la "bruciatura" per mezzo di radiazioni) e correzioni dell'incontinenza ginecologica. Le pazienti possono richiedere di eseguire l'intervento in day surgery. Questa modalità consente di eseguire prima gli esami diagnostici e poi l'intervento: tutto nel giro di appena due giorni. Il parto indolore, invece, è il nuovo tipo di parto che consente di partorire in modo naturale, ma senza dolori. «La donna che sceglie il parto indolore - precisa Guarino - potrà vivere l'esperienza del parto spontaneo, dunque spingendo ad ogni contrazione, ma l'analgesia in epidurale tiene lontani i dolori». Assistenza specialistica, inoltre, per le future mamme colpite da diabete giovanile. Per loro, il Dipartimento assicura la consulenza medica del reparto di Endocrinologia, diretto dal primario Mariano Agrusta. Le neomamme che hanno superato i 35anni (su richiesta del medico) potranno sottoporsi all'amniocentesi, finora eseguita solo in centri esterni. Con una semplice prescrizione medica, potranno rivolgersi, alla data consigliata dal ginecologo, all'ambulatorio di ostetricia (attivo il martedì ed il giovedì). Qui saranno sottoposte al prelievo del liquido amniotico, che consente di rilevare la presenza di malattie genetiche. Nei prossimi mesi, il Dipartimento di Ginecologia sarà impegnato nell'attivazione del progetto di fisiopatologia della riproduzione per chi ha problemi di sterilità. Al momento, è in funzione solo l'ambulatorio, che permette di ottenere una prima diagnosi di sterilità, cui segue un programma di sollecitazione e poi di fecondazione assistita. Da marzo, infine, parte il servizio di procreazione responsabile. Nascerà con la collaborazione dei servizi sociali dell'ospedale, che prendono in cura le donne interessate e le seguono prima, durante l'intervento ed anche dopo, con l'educazione alla contraccezione.
Fonte: Il Portico
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