Tu sei qui: CronacaOspedale, via al "Grande Fratello"
Inserito da (admin), giovedì 2 febbraio 2006 00:00:00
19 telecamere a circuito chiuso ed una sala di videosorveglianza monitorata dagli agenti della vigilanza. Più sicurezza all'ospedale "Santa Maria dell'Olmo e Costa d'Amalfi". Gli operatori ed i pazienti possono contare su un sistema di telecamere altamente sofisticato per prevenire e contrastare il rischio di incursioni notturne, e non solo. Da anni, infatti, il problema della sicurezza in ospedale era diventato un nodo irrisolto, complice la difficoltà di dotare il presidio cittadino di un drappello di Polizia. Numerosi i casi di furti (l'ultimo quello nel nuovo polo di Neuropediatria, dove sono state portate via attrezzature costose), diversi gli episodi di aggressioni e roghi appiccati negli uffici di portineria e Cup.
Di fronte all'allungarsi della lista dei precedenti - fenomeno condiviso anche dagli altri ospedali della provincia - nella primavera scorsa fu annunciato il progetto di installazione di telecamere nelle aree di ingresso dell'ospedale, ed in particolare nel portone centrale. In questi mesi il progetto è diventato realtà, grazie all'attivismo del direttore sanitario Vincenzo De Paola, che ha dato slancio all'intera opera di ristrutturazione che sta interessando la struttura ospedaliera, non tralasciando il problema sicurezza.
E così, via al "Grande Fratello". Il sistema di videosorveglianza, attualmente in funzione, prevede l'attivazione di ben 19 telecamere. Gli occhi elettronici sono stati installati nelle zone di ingresso: nei pressi del Pronto Soccorso, all'interno del portone centrale, all'ingresso dei reparti (Rianimazione, Radiologia, Medicina, Pediatria, Cardiologia, Ortopedia, Ginecologia ed Ostetricia). Videosorvegliata anche la zona sud, dove si trovano i serbatoi ed un'area parcheggio, utilizzata dagli stessi operatori ospedalieri. «Specie di notte - spiegano alcuni dipendenti dell'ospedale - quella zona era impraticabile. Spesso in passato si sono registrati anche casi di scippi e di tentate aggressioni. Oggi, con l'ausilio delle telecamere, ci sentiamo molto più sicuri».
Prevista anche una sala di controllo, dove gli agenti della vigilanza possono monitorare 24 ore su 24 tutti i punti coperti dal sistema delle telecamere. Salvaguardata la privacy: l'occhio elettronico, infatti, non entra nei reparti dove sono ospitati i malati. Inoltre i filmati, conservati per circa un mese dalla loro registrazione, vengono visionati ed utilizzati solo nel caso in cui si registrano fatti tali da richiedere il supporto delle registrazioni.
Fonte: Il Portico
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