La giornata di “lunedì in albis” a Cava de’Tirreni, o di pasquetta, come si è adusi definirla ormai da lungo tempo, sembrava volgere definitivamente al meglio, ovvero senza novità di rilievo, quando nel pomeriggio inoltrato, intorno alle 17, quando il sole era ancora alto, i genitori di cinque giovanissimi cavesi hanno allertato le forze di polizia cittadine, perché non riuscivano più a contattare, a mezzo dei telefoni cellulari, i loro figli.

I ragazzi, tutti minorenni, in tarda mattinata, favoriti dalla giornata soleggiata, seppur ventosa, si erano diretti verso la frazione di Passiano per proseguire poi per la località Contrapone e da lì verso l’alberata gola che divide monte Finestra da monte Sant’Angelo; i due imponenti monti posti a ponente della città dei portici.

I primi a giungere alle pendici dei monti sono stati due militari della Tenenza dell’Arma dei Carabinieri di via Pasquale Atenolfi, i quali sono stati subito raggiunti dagli assistenti capo Attilio Adinolfi e Giovanni Panza della Polizia Locale, esperti del luogo, nel mentre il Tenente Gerardo Avagliano, dalla sala operativa del comando di via Ido Longo, visto l’approssimarsi dell’oscurità, allertava prontamente il comando dei vigili del fuoco di Salerno, richiedendo l’intervento dell’elicottero. Solamente dall’alto si sarebbe potuto individuare l’esatto sito ove i giovani si erano fermati ad attendere i soccorsi.

Dopo poco giungeva ai piedi della montagna anche una squadra dei caschi rossi del distaccamento di Salerno-porto che, munita di apparato ricetrasmittente, unitasi ai soccorritori, riceveva di volta in volta le indicazioni dall’equipaggio del velivolo, potendo così raggiungere gli impauriti ragazzi. Il volteggiare dell’aeromobile è stato visto anche dai genitori dei giovani dispersi, i quali, portatisi anch’essi in loco, hanno potuto tirare un sospiro di sollievo quando hanno visto i loro figli attorniati dai soccorritori.

Una giornata di festa che poteva finire in tragedia se non fossero stati allertati, con celerità, i Carabinieri, la Polizia Locale ed i Vigili del Fuoco, ma che deve servire anche da monito a quanti, giovani o meno giovani, si avventurano per i sentieri montani, senza conoscerli bene.

Livio Trapanese