Ha minacciato di impiccarsi, ma, prima di tentare il folle gesto, ha scagliato tutta la sua rabbia contro i suoi due fratelli e la moglie, barricata nella stanza da letto. «Deve pagarla perché è una svergognata»: una spiegazione assurda per un inaudito fatto di violenza, ancora una volta consumatosi in uno degli anonimi prefabbricati di Pregiato. Le urla di quell'uomo - un pregiudicato di 32 anni, conosciuto per il suo impiego come parcheggiatore abusivo - hanno spezzato il silenzio della notte, seminando panico tra i familiari ed i vicini, che hanno chiamato i soccorsi. Il trambusto di quei momenti ha provocato un errore nella segnalazione al 118, allertato per un caso di suicidio. Quando sono arrivati il medico del 118 ed i volontari della Croce Bianca, hanno trovato l'uomo, in preda ad un raptus, che aveva minacciato di impiccarsi. Ma la scelta di farla finita si è trasformata in una violenta aggressione contro moglie e fratelli. I sanitari hanno avviato da subito una delicata opera di persuasione per farlo desistere. Intanto, è intervenuta una volante della Polizia locale, diretta dal vicequestore Sebastiano Coppola, che ha identificato l'uomo, segnalandolo all'autorità giudiziaria. È accaduto l'altra notte in uno dei prefabbricati di Pregiato. Protagonista dell'ennesima storia di disperazione, che vede coinvolti pazienti psichiatrici, è un uomo di 32 anni, già conosciuto alle Forze dell'Ordine per piccoli precedenti penali e per una storia analoga capitata l'estate scorsa, quando, in preda ad una crisi di gelosia, picchiò la moglie, staccandole parte dell'orecchio. Tornano puntuali, così, le polemiche sull'assistenza fornita dai servizi sociali e dalle strutture sanitarie territoriali.