Riunita nei giorni scorsi la Commissione Cultura. Si è parlato, tra l'altro, del programma di "Natale in arte", il ricco carnet di manifestazioni che coinvolgerà tutta la città dall'8 dicembre al 6 gennaio. La fine delle festività natalizie sarà salutata con una maxi-festa che si concluderà a notte fonda. «Sarà un programma ricco di eventi artistici di qualità - afferma l'assessore Gianpio De Rosa - All'organizzazione delle varie manifestazioni parteciperanno tutte le associazioni culturali della città ed i commercianti. Non ci siamo naturalmente dimenticati dei bambini: artisti di strada attraverseranno nelle ore serali le vie del Borgo. Anche le frazioni saranno coinvolte nella festa, in particolare le chiese, dove si svolgeranno numerosi concerti gospel».

Quanto prima saranno pronte le brochure che conterranno il calendario completo dei vari avvenimenti. «Il nostro Natale in arte con eleganti manifesti - continua De Rosa - sarà pubblicizzato in tutta la Regione. Stiamo lavorando assiduamente per portare tanta gente a Cava». Nel corso della riunione si è deciso di recuperare finalmente anche la galleria d'arte comunale che si trova nel complesso architettonico di Santa Maria del Rifugio, in realtà esistita finora solo sulla carta. I locali venivano utilizzati per mostre private ed anche per ricevimenti matrimoniali.

«Adesso basta. Quanto prima la galleria d'arte comunale - annuncia l'assessore De Rosa - sarà una realtà. Nelle sale sarà esposto il patrimonio artistico metelliano. In questo spazio sarà collocata anche la Pergamena Bianca, che attualmente è conservata a Palazzo di Città. Un documento del quale noi cavesi siamo orgogliosi e riteniamo che debba essere visibile a tutti. Anche l'arte, insomma, quale veicolo promozionale. È in atto un censimento di tutte le opere che saranno ubicate in questo grande contenitore culturale. Un'iniziativa che di certo farà crescere ulteriormente la nostra città, che dovrà essere soprattutto città d'arte e della cultura di qualità».

È stato anche deciso di ricordare con un premio Eduardo Migliaccio, meglio conosciuto come "Farfariello". Lavorò come impiegato in una piccola banca italiana ad Hazleton (Pennsylvania), della quale il padre era dirigente. Giunse in America a 15 anni e, solo dopo il suo trasferimento a New York presso la banca Avallone, maturò la passione per il teatro. Le sue performances lo resero famoso nelle più importanti città americane. Il premio sarà assegnato a chi si distinguerà particolarmente nel mondo delle arti. Il regolamento sarà stilato a breve.