«Desta allarme la sequenza- purtroppo continua - degli incidenti mortali nei luoghi di lavoro. Il nostro pensiero va anzitutto alle vittime, e al profondo dolore dei loro familiari, a cui esprimiamo una sincera vicinanza». Ieri il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel suo discorso per la Festa dei lavoratori al Quirinale, ha toccato la delicata questione delle morti sui luoghi di lavoro.

«La sicurezza sul lavoro è un altro pilastro di legalità. Pochi giorni addietro - il 24 aprile - quattro persone sono morte sul lavoro: nel porto di Livorno, a Savigliano, nel Cuneense, a Sestu vicino Cagliari, a Ravello nel Salernitano».

Mattarella ha ribadito che «la sicurezza sul lavoro è un tema di civiltà che non intendiamo e non possiamo trascurare; e rappresenta un impegno a cui le istituzioni non verranno meno». E poi «Laddove vengono utilizzati i sistemi più adeguati e le moderne misure anti-infortunistiche, i livelli di sicurezza sono cresciuti. Lavorare senza pericolo è non solo possibile, ma irrinunciabile. Tuttavia gli incidenti continuano, causando lutti, invalidità, sofferenze immani alle vittime e ai loro familiari».

«Non possiamo tollerare alcun evento mortale sul lavoro» ha ribadito con forza il Capo dello Stato.