Tu sei qui: CronacaPropaganda jihadista su TikTok: nel Salernitano 33enne finisce ai domiciliari con braccialetto elettronico
Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), martedì 21 ottobre 2025 10:37:45
È stato posto agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico un cittadino tunisino di 33 anni, domiciliato nel comune di Sicignano degli Alburni, nel salernitano, nell'ambito di un'indagine condotta dal Raggruppamento Operativo Speciale (ROS) dei Carabinieri e coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno - Gruppo Antiterrorismo.
L'uomo è ritenuto gravemente indiziato del reato di istigazione a delinquere e apologia di delitti di terrorismo, commessi attraverso strumenti informatici e telematici. Le accuse riguardano la pubblicazione di oltre 200 video e immagini sul social network TikTok, con contenuti che esaltavano l'ideologia jihadista, lo Stato Islamico, i suoi leader e le pratiche violente riconducibili all'estremismo islamico, comprese le uccisioni di cristiani, l'odio per gli "infedeli" e il martirio.
Secondo quanto emerso dalle indagini, l'attività propagandistica dell'indagato era rivolta a un vastissimo pubblico online, con un elevato numero di follower, condivisioni e interazioni, elemento che - secondo la Procura - ne aumentava il potenziale pericolo sociale, alimentando il rischio di emulazione e radicalizzazione.
Le indagini, avviate dopo una segnalazione della Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica di Ancona, hanno permesso di risalire al profilo TikTok dell'indagato, poi monitorato e analizzato dal ROS attraverso intercettazioni, osservazioni sul campo e attività tecniche. Gli investigatori hanno raccolto elementi che evidenzierebbero non solo l'adesione ideologica dell'uomo ai principi jihadisti, ma anche una condotta reiterata, proseguita nonostante una perquisizione eseguita nell'ottobre 2024.
Proprio la persistenza nella diffusione di contenuti di propaganda - anche dopo l'intervento delle autorità - è uno degli aspetti che ha spinto il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Salerno a disporre la misura cautelare degli arresti domiciliari con controllo elettronico.
Si precisa che il provvedimento adottato non costituisce una condanna definitiva, ma una misura cautelare preventiva. L'indagato, infatti, potrà presentare ricorso al Tribunale del Riesame. Le accuse, inoltre, saranno valutate nel dettaglio nelle fasi successive del procedimento penale, dove dovrà essere sempre garantita la presunzione di innocenza, come previsto dalla legge.
La Corte di Appello di Bari ha autorizzato la diffusione del comunicato, riconoscendo l'interesse pubblico all'informazione in materia di sicurezza collettiva, come previsto dal D.Lgs. 188/2021.
Fonte: Positano Notizie
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