Tu sei qui: CronacaQuattro arresti per l'omicidio dell'ex sindaco Angelo Vassallo, coinvolti anche due esponenti dell'Arma
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), giovedì 7 novembre 2024 13:05:59
Questa mattina, 7 novembre, il Raggruppamento Operativo Speciale (R.O.S.) dei Carabinieri di Roma ha dato esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di quattro individui sospettati di essere coinvolti nell'omicidio di Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica ucciso il 5 settembre 2010.
Tra gli arrestati ci sono anche due carabinieri, il cui presunto coinvolgimento rende la vicenda ancora più inquietante.
L'omicidio di Vassallo, noto come "il sindaco pescatore" per il suo impegno nella tutela ambientale e sociale del territorio cilentano, aveva suscitato un profondo senso di indignazione e dolore nella comunità e in tutta Italia. Le indagini, prolungatesi per anni, hanno finalmente portato a questa svolta, gettando luce su una possibile rete di interessi criminali che avrebbero avuto motivo di voler eliminare Vassallo.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, il movente dell'omicidio sarebbe legato alla scoperta, da parte del sindaco, di un traffico di stupefacenti collegato ad ambienti camorristici. Stando alle ipotesi investigative, Vassallo avrebbe scoperto il coinvolgimento di alcuni esponenti delle forze dell'ordine, nello specifico due carabinieri, in questo traffico illecito.
La Procura della Repubblica di Salerno, rappresentata dal Procuratore Giuseppe Borrelli, ha sottolineato come l'operazione rappresenti un passo fondamentale verso la verità su uno dei casi di omicidio più controversi degli ultimi anni.
Tuttavia, il provvedimento cautelare resta suscettibile di revisione: il Tribunale valuterà la conferma dell'arresto alla luce degli elementi di difesa che verranno forniti durante gli interrogatori di garanzia. Gli arrestati sono infatti da considerarsi innocenti fino a una eventuale sentenza definitiva di condanna.
La comunità di Pollica, insieme ai familiari e amici di Vassallo, continua a chiedere giustizia e verità per una morte che ha lasciato un segno indelebile nella memoria collettiva.
Fonte: Il Vescovado
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