Due uomini, armati di fucile a canne mozze e col volto nascosto da un casco da motociclista, hanno messo a segno una rapina ai danni dell'Eurospar, in via De Filippis. I malviventi sono entrati in azione poco dopo le 13.30 di ieri. I due si sono avvicinati all'unica cassa aperta, raggiungendo la cassiera alle spalle. I banditi hanno intimato alla donna di far finta di nulla, di aprire la cassa e consegnare il denaro: circa 700 euro. La cassiera non ha opposto resistenza, così i due hanno guadagnato l'uscita e, saliti su una motocicletta (si parlerebbe di uno scooterone), sono fuggiti. Secondo una prima ricostruzione, sembra che prima del colpo i due abbiano fatto un giro di perlustrazione all'interno della struttura. Camuffati da semplici clienti, avrebbero controllato se il supermercato era provvisto di telecamere. Uno dei dipendenti avrebbe riconosciuto i caschi che i due rapinatori avevano in mano prima di entrare in azione. Difficile stabilire la provenienza dei malviventi, troppo poche le parole pronunciate. Stando alle prime ipotesi, avanzate dalla Polizia, i rapinatori sarebbero originari del Napoletano. Avrebbero aspettato l'ora x: quella tra le 13 e le 14, quando gli agenti della volante si danno il cambio ed i locali dell'Eurospar sono meno affollati di clienti. Un colpo preparato, forse, da giorni. É stato così che i due rapinatori sono entrati da semplici clienti. Caschi alla mano, hanno girato tra gli scaffali per controllare se c'erano telecamere. A quell'ora erano presenti una decina di clienti. Una volta dentro, hanno indossato il casco, impugnato il fucile e si sono diretti verso l'unica cassa aperta. Hanno detto alla cassiera, Rosa, di far finta che tutto filasse liscio. La cassiera ha eseguito i comandi alla lettera, ma subito dopo è stata colta da malore. I suoi colleghi hanno subito allertato i soccorsi, prestati dal medico del 118, Antonio Bove, e dai volontari della Croce Bianca. Scattato l'allarme, in via De Filippis è giunta la volante della Polizia, diretta dall'ispettore Gambardella. Nel corso di un primo sopralluogo, gli agenti della Scientifica hanno eseguito i primi rilievi. Superato lo choc iniziale, la cassiera e gli altri dipendenti sono stati ascoltati dalla Polizia. «Sono stato informato telefonicamente - spiega il presidente Antonio Della Monica - mentre ero impegnato in una riunione. Non ho letto ancora la denuncia, né conosco con certezza l'entità del bottino. So per certo che non ci sono stati danni alle persone, ma solo momenti di giustificabile paura». Nell'ultimo mese altri tre colpi in città: una rapina alla filiale della Banca di Roma e due furti, alla Pasticceria Tirrena ed al Bar H. Torna, così, il problema sicurezza.