Ascoltata dalla Polizia la proprietaria della gioielleria di Piazza Abbro, vittima della presunta rapina. Gli inquirenti hanno forti dubbi sulla reale matrice dell'episodio, che al momento resta ancora velato dal mistero. Tanti gli interrogativi ancora rimasti irrisolti. In primo luogo l'entità del bottino, che secondo la proprietaria ammonterebbe a diverse migliaia di euro, tra incasso e preziosi. Di diverso avviso la Polizia, che per ora parla di colpo senza bottino.

Ma andiamo per ordine. Mercoledì sera, al centralino del Commissariato giunge una segnalazione: la proprietaria della gioielleria di Piazza Abbro chiede aiuto, parla di una rapina subita qualche attimo prima. La volante della Polizia giunge sul posto. Nel frattempo intervengono agli operatori del 118: la donna ha una ferita sotto l'occhio destro. «Sono arrivati in tre - racconterà più tardi la proprietaria - erano armati, avevano con loro una pistola. Mi hanno colpito con un pugno al volto». Stando alla testimonianza della donna, i tre rapinatori sarebbero scappati a piedi in pieno centro cittadino. L'ora della fuga sarebbe stata indicata intorno alle 21, quando il corso è pressoché affollato. E qui iniziano i dubbi della Polizia. A quanto si apprende dagli ambienti del Commissariato, la donna sarebbe caduta più volte in contraddizione, arrivando proprio la sera del colpo a ritrattare la sua versione dei fatti.

Gli elementi a disposizione dell'indagine sono molto scarsi o, quanto meno, non tali da poter confermare la rapina. Gli accertamenti eseguiti dalla Polizia hanno smentito l'ipotesi del bottino: dall'oreficeria non sarebbe stato portato via nessun oggetto, né tanto meno del denaro. Altra circostanza da verificare è quella della fuga a piedi dei tre rapinatori. Nella stessa serata gli agenti hanno ascoltato i testimoni. I proprietari dei negozi limitrofi e gli stessi clienti non hanno visto i tre uomini in fuga. E non solo. Nessuno ha parlato di una rapina. A 24 ore dall'accaduto il giallo non è stato ancora risolto.