Tu sei qui: CronacaRavello, Comune fitta spazi pubblici per sosta auto d’epoca ma i Vigili non ne sanno nulla. Scoppia il caos [VIDEO]
Inserito da (redazionelda), sabato 9 giugno 2018 10:15:57
Disorganizzazione, approssimazione e poca trasparenza. Nella Ravello dei grossi grassi matrimoni stranieri da milioni di dollari non sono ammesse sbavature. E se le strutture alberghiere, fiore all'occhiello della Città della Musica (Palazzo Avino, Caruso, Villa Cimbrone) sono capaci di garantire location e know how capaci di soddisfare appieno le esigenze - talvolta singolari - di facoltosi promessi sposi di ogni latitudine, sono i servizi pubblici a non essere all'altezza. Non soltanto la pessima condizione delle nostre strade come il servizio di trasporto pubblico, la qualità della balneazione (si spera ancora per poco), i servizi sanitari da minimo sindacale e il rischio idrogeologico sempre incombente: anche la tenuta organizzativa e operativa dei Comuni, a supporto di wedding planner internazionali risulta insufficiente.
L'ultimo episodio, in ordine di tempo, giovedì scorso. Per gli invitati del grosso matrimonio americano in programma oggi a Villa Cimbrone, anticipato da tre giorni di festeggiamenti, giovedì scorso era in programma un tour in auto d'epoca sulla Statale 163 Amalfitana con destinazione Sant'Agata sui Due Golfi. Le auto, una trentina, noleggiate dagli sposi a un'agenzia francese, erano state portate, già di buon mattino, in sosta su Largo Boccaccio, per essere consegnate, intorno alle 10. Scintillanti Mercedes, Ferrari, Rolls Royce, Jaguar, Bentley, Aston Martin, Alfa Romeo, che hanno occupato gli spazi comunali, come pattuito con largo anticipo tra il Comune di Ravello e l'organizzazione dell'evento. Un parcheggio di lusso: 30 auto per tre ore a 1300 euro. Niente male per le casse comunali. Ma giunti sul posto intorno alle 6, gli addetti dell'agenzia di noleggio, di nazionalità francese, non hanno ricevuto alcuna assistenza, pensando bene di sistemare le auto a modo proprio, anche nell'area di manovra dei bus di linea e negli stalli riservati a i taxi. Problemi per i camion e veicoli commerciali che sono soliti compiere, in quegli spazi, le quotidiane operazioni di carico e scarico merci di buon'ora. Disagi per i passeggeri e gli autisti del trasporto pubblico Sita che hanno improvvisato manovre in mancanza di sicurezza sfruttando l'imbocco di via della Repubblica. Soltanto alle 8 l'arrivo di due unità della Polizia Locale che hanno ammesso di non essere a conoscenza dell'iniziativa in atto e che hanno cercato, senza non poche difficoltà, di gestire il traffico , anche quello per la zona a traffico limitato della piazza. Una situazione alquanto imbarazzante, che si è protratta fino alle 11, cioè, quando, la carovana di auto ha lasciato Ravello. Su tutte le furie i residenti della zona che hanno chiesto spiegazioni a Sindaco e al consigliere delegato alla viabilità Dario Cantarella. A denunciare, a mezzo social, il caso anche il gruppo di minoranza di Insieme Per Ravello rappresentato da Paolo Vuilleumier e Gianluca Mansi.
«Ancora disagi per i nostri concittadini. Dalle 6 di questa mattina (giovedì scorso ndr) l'area di largo Boccaccio è diventata proprietà privata delle "auto d'epoca". Nessuna assistenza e controllo della Polizia Locale predisposto dalle prime ore del mattino. Nessuna comunicazione ai cittadini, nessuna ordinanze e/o autorizzazioni pubblicata sul sito del Comune di Ravello. Ma oramai per l'amministrazione Rinascita è prassi consolidata non rispettare le regole di trasparenza e pubblicità dettate dalla normativa e non rispettare gli obblighi di pubblicazione di atti e provvedimenti nella sezione amministrazione trasparente».
Non è tardata la replica dell'amministrazione comunale "Rinascita Ravellese": «Ancora una volta la scialba, arrogante ed ostruzionistica opposizione "insieme per Ravello" si dimostra davvero coraggiosa nell'attardarsi in valutazioni di tal specie.Dal fallimentare quinquennio amministrativo che ci ha preceduto, abbiamo ereditato, oltre all'imponente stato di degrado ed abbandono della nostra Ravello, anche dipendenti poco abituati ad agire con quel senso del dovere che l'amministrazione Vuilleumier avrebbe dovuto imporre».
Il sindaco Di Martino ha richiesto all'ufficio di Polizia Municipale tutti gli atti ed una relazione dettagliata dell'accaduto, al fine di «avviare un procedimento disciplinare a carico di chi, con negligenza e superficialità, ha dato origine all'episodio accaduto».
Fonte: Il Vescovado
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