Tu sei qui: CronacaRavello, la grande lezione dei ragazzi della Ribalta: restare uniti sul palco, sognando un paese migliore
Inserito da (Redazione), lunedì 7 gennaio 2019 10:10:34
Le passioni non si fermano, resistono e insistono. Perché è l'amore e la costanza ad alimentarle, a renderle belle e intense. Come La Ribalta, come i ragazzi della divisione "Off" che in questi mesi, senza farsi carico di pesi e polemiche, hanno sorriso all'inconveniente di non avere un posto idoneo dove poter recitare, un posto dove poter esprimere quell'arte che hanno imparato a conoscere e amare. In un paese come Ravello, aperto al mondo, che però chiude le porte all'aggregazione, al confrtonto e alla crescita sociale.
La semplicità dovrebbe essere presa in considerazione sempre, a discapito di qualsiasi incomprensione, è quella semplicità di innamorarsi del teatro che avrebbe dovuto vincere. Un amore semplice quello dei ragazzi di Ravello, che può farti sentire vivo e che riesce a riunirti attorno ad un copione.
Una passione che magari ti salva, ti allontana realmente da dipendenze e sbagli superficiali, che riesce a farti sentire protagonista di un momento che può diventare eterno. Perchè il teatro è magia, e loro lo sanno bene. L'arte del teatro è la determinazione di riuscire ad esprimersi, riesce a farti vincere la timidezza e la paura di non essere bravo abbastanza. Con naturalezza e semplicità, appunto. Ed è un'arte che forse doveva essere preservata, ascoltata e accolta. Senza troppi giri di parole.
Da 43 anni, La Ribalta vive, a discapito di qualsiasi pronostico o chiacchiera, e lo dimostra. Con segni tangibili, che restano evidenti e che riscaldano inverni. Una tradizione, quella dell'opera natalizia, che chiama a raccolta grandi e piccini, per uno spettacolo ("Il Medico dei Pazzi", portato in scena il 4 e 5 gennaio scorsi, applaudito da circa 200 spettari in totale) che si trasforma ma convince, tra sold out e standing ovation a suon di applausi fieri e orgogliosi di genitori emozionati e felici.
E a riscaldare il freddo del Complesso Monumentale dell'Annunziata, il simbolo di Ravello nel mondo concesso dal parroco Don Angelo Mansi, è stato un attimo, ci hanno pensato gli occhi carichi di sogni e aspettative degli attori della Ribalta Off, quei sorrisi mai spaesati di chi rappresenta il futuro di un'associazione contraddistinta da storie, persone, volti e emozioni. Di un'associazione che ha ancora tanto da raccontare. E poco importa se durante le prove ognuno di loro ha dovuto avvolgersi in un plaid morbido, se tra un cambio abito e l'altro il cappello non è mai mancato perchè la neve ci ha messo lo zampino, è sempre una "bella giornata".
La verità è che questi ragazzi, i loro genitori e La Ribalta ci hanno dato un grande insegnamento: l'essenziale, spesso, può risultare ben visibile agli occhi. E al cuore.
Le dichiarazioni del presidente Tommaso Apicella: «Corre l'obbligo, oggi che è il 43esimo compleanno della Ribalta, ringraziare la Ribalta tutta per quella che è l'evidenza. Noi siamo ancora qua, nonostante le difficoltà e gli spazi, per quanto siano angusti e freddi. Questa realtà dura da oltre 40 anni, sono tanti? Sono pochi? Sono anni che parlano di persone, storie, emozioni succedutesi nel tempo. Sono la testimonianza tangibile di un progetto che resiste, insiste e che si stringe più forte difronte alle difficoltà e alle avversità. Ci siamo stati, ci siamo e ci saremo, perché è la passione e l'amore per il teatro a muoverci, alimentarci e scaldarci. Tramandare l'arte del teatro a ragazzi così giovani è un compito che ci inorgoglisce, consegnargli questa forma d'arte così immensa speriamo possa essere per loro quel regalo da custodire e preservare. Oggi celebriamo il nostro compleanno così, con l'immagine del futuro. Che è l'immagine più bella che potevamo offrirvi. Buon compleanno a la ribalta e a tutte le persone che in questi 43 anni l'hanno fatta così bella e viva».
«Questi ragazzi con la loro passione e la loro tenacia passando intere giornate al freddo senza mai mollare, questa sera hanno dimostrato che loro sono il futuro marciando uniti contro un passato che con gli ultimi stanchi e beceri colpi di coda gli ha sbattuto le porte in faccia. All'Annunziata la sala era gremita e lo sarà anche domani. E' questa l'immaginedi qui dovreste essere fieri» scrive su facebook Anna Lucibello, madre di Gino e Rita, ragazzi impegnati in Ribalta Off.
La Ribalta, con gli adulti, tonerà in scena mercoledì 16 e giovedì 17 gennaio all'auditorium Oscar Niemeyer con "Una moglie quasi perfetta", commedia brillante tratta da un testo di Raffy Shart.
Info e prenotazioni: AAST di Ravello tel. 089 857 096.
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Fonte: Ravello Notizie
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