Tu sei qui: CronacaRavello, tragedia del bus: sette funzionari provinciali indagati per omicidio colposo
Inserito da (Admin), domenica 23 marzo 2025 15:48:53
La Procura di Salerno ha notificato la conclusione delle indagini preliminari a sette tra dirigenti e funzionari della Provincia in relazione alla morte di Nicola Fusco, il 28enne autista che l'8 maggio 2023 perse la vita mentre era alla guida di un autobus lungo via Cigliano, la strada che da Ravello conduce ad Amalfi.
Secondo la ricostruzione dei pubblici ministeri Carlo Rinaldi e Morris Saba, l'incidente sarebbe stato causato dalla scarsa manutenzione del manto stradale e dall'assenza di barriere di protezione adeguate. Fusco, alla guida di un bus Mercedes Benz, avrebbe perso il controllo del mezzo in una curva a causa della ridotta aderenza dovuta alle pessime condizioni dell'asfalto reso viscido dalla pioggia. Il veicolo avrebbe quindi urtato un muretto di contenimento in pietra a secco, privo di adeguato ancoraggio, che avrebbe ceduto, causando la caduta del bus nella scarpata sottostante.
Le indagini hanno evidenziato che la barriera di protezione non era conforme alle normative vigenti e non era idonea a impedire la caduta dei veicoli, anche leggeri, garantendo il loro reindirizzamento sulla carreggiata in caso di impatto. Durante la caduta di circa 23 metri, Fusco è stato sbalzato fuori dal mezzo, riportando lesioni mortali sul colpo.
Gli indagati, identificati in Lorenzo Criscuolo, Angelo Michele Lizio, Domenico Ranesi, Vincenzo Pacella, Angelo Sica, Mario Aliberti e Luigi Popolo, sono accusati di omicidio colposo per non aver garantito, ciascuno secondo le proprie competenze e nel periodo di responsabilità presso gli uffici provinciali, adeguate condizioni di manutenzione e sicurezza del tratto stradale gestito dalla Provincia di Salerno.
Nel corso delle indagini è emerso che già nel maggio 2022 il coordinamento sindacale dei conducenti autobus della Sita aveva segnalato problemi di sicurezza sulla stessa strada, causati da infiltrazioni d'acqua che rendevano il manto stradale scivoloso in quel tratto caratterizzato da una curva con corsie ridotte, richiedendo un intervento urgente.
Ora, gli indagati avranno la possibilità di presentare memorie difensive, produrre documenti o rendere dichiarazioni per fornire agli inquirenti una diversa prospettiva dei fatti.
Fonte: Il Mattino - Fanpage
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Fonte: Il Vescovado
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